Spaccio nel bosco di Lecceto: sequestrate 40 dosi di eroina e 65 di cocaina

Nelle tasche dell'uomo trovati anche 1700 euro in contanti e due coltelli

Di Redazione | 12 Novembre 2021 alle 12:14

Spaccio nel bosco di Lecceto: sequestrate 40 dosi di eroina e 65 di cocaina

Un’altra operazione antidroga nei boschi del senese è stata portata a termine dalla Polizia di Stato, con l’arresto di un 23enne ed il sequestro di cocaina, eroina e hashish. Il blitz dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura è scattato nel pomeriggio, a Lecceto, in Strada del Ferratore.

Da tempo gli investigatori erano a conoscenza che all’interno della boscaglia si nascondevano alcune persone dedite – con tanto di accampamento, provviste alimentari, batterie per le macchine e tutto il necessario per vivere fra la vegetazione – all’attività di spaccio di stupefacenti come hashish, cocaina, eroina. Il bosco è ritenuto, infatti, un luogo prediletto per lo smercio di droga, dato che quasi sempre garantisce una via di fuga.

Gli uomini della Squadra Mobile hanno sorpreso con 40 dosi di eroina, 65 dosi di cocaina, ed un panetto di hashish di un etto, uno straniero di origine marocchina. Nelle sue tasche è stato trovato anche denaro contante: 1700 euro, suddivisi in banconote di vario taglio.

Il giovane aveva con sé anche due coltelli, uno dei quali a scatto ed un altro multiuso, utilizzati probabilmente per preparare le dosi (tracce di polvere bianca sono state infatti trovate sulla lama), per cui è stato anche denunciato anche per il reato di porto ingiustificato di armi da taglio.

Dopo l’arresto, nei suoi confronti è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Tutto ciò che è stato rinvenuto è stato sequestrato.

Questo è il terzo arresto effettuato negli ultimi mesi dagli agenti della Squadra Mobile di Siena nei confronti di altrettanti spacciatori, nelle zone boschive limitrofe alla città: nel mese di agosto altri due uomini, un marocchino ed un italiano, erano stati controllati in prossimità del bosco di Grotti con sostanze stupefacenti, anche in quel caso cocaina, hashish ed eroina. Per il marocchino, senza fissa dimora, era scattato il carcere; l’italiano invece era stato posto agli arresti domiciliari.



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