“Una società che usa la violenza non ha futuro. Non una società sportiva ma umana”. A dirlo l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, Luciano Spalletti, che è uno dei testimonial del Torneo della Pace, promosso dall’Associazione Le Scintille di Maria – Odv, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano.
Durante la presentazione dell’evento, Spalletti ha sottolineato l’importanza dei valori dello sport, soprattutto in questo periodo, anche alla luce dei tragici episodi che hanno coinvolto le tifoserie di Rieti e Pistoia.
“Devo fare i complimenti a Mario e Martina Piccini – ha dichiarato – per aver creato questa opportunità per i ragazzi di conoscersi, di giocare a pallone e di partecipare a un torneo che porta un titolo nobilissimo. Anzi, spero che possa essere allargato anche ad alcune tifoserie: visto quello che è successo nelle ultime giornate, se qualche squadra di qualche curva decidesse di partecipare sarebbe davvero speciale”.
Spalletti ha poi ribadito come lo sport resti uno strumento fondamentale di crescita e di unione: “Diventa fondamentale, perché lo sport è portatore di bellissime cose. Non importa qual è il livello tecnico o la categoria: ciò che conta è partecipare, stare dentro lo scorrimento degli eventi che determinano una partita di calcio e, più in generale, il fare sport. Sono percorsi che ti lasciano dentro qualcosa che poi ti farà bene per il futuro, per la tua crescita”.
L’ex ct ha concluso ricordando anche la sua esperienza personale: “Io ho sempre giocato fra i dilettanti, e a me è successo così. L’emozione di fare un gol in qualsiasi categoria è la stessa che si prova a segnarlo in Champions League. Chi fa gol e chi ha a cuore le sorti della propria squadra vive le stesse emozioni e la stessa felicità”.