Spogliarello e furto di scuolabus a Poggibonsi: patteggia 1 anno e 2 mesi la "Thelma" di Bagno a Ripoli

Si chiude il caso per la 35enne di Bagno a Ripoli. Tra furti d'auto, scuolabus rubato e spogliarello di protesta in caserma.

Di Redazione | 28 Ottobre 2025 alle 20:00

Spogliarello e furto di scuolabus a Poggibonsi: patteggia 1 anno e 2 mesi la "Thelma" di Bagno a Ripoli

Si chiude con un patteggiamento la vicenda giudiziaria che nell’estate 2023 trasformò Poggibonsi e Siena in set di una storia fuori dagli schemi. Questa mattina, davanti al giudice Simone Spina, una donna di 35 anni originaria di Bagno a Ripoli – difesa dall’avvocatessa Giada Airò Farulla, su delega degli avvocati Andrea Borghini e Andrea Palazzeschi – ha patteggiato 1 anno e 2 mesi di reclusione e 300 euro di multa per il reato di furto aggravato di uno scuolabus, chiudendo così la sua posizione in una vicenda, ribattezzata “le Thelma e Louise della Valdelsa”, che aveva attirato l’attenzione nazionale.

Tutto era cominciato nel giugno di due anni fa: le due donne, entrambe classe 1990, erano state fermate dai carabinieri di Poggibonsi mentre viaggiavano su un’auto rubata a Siena poche ore prima. Durante il controllo, i militari rinvennero anche una modica quantità di cocaina per uso personale. La permanenza in caserma fu movimentata, con una delle due che inscenò uno spogliarello di protesta.

Rimaste a piedi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, decisero la mattina seguente di rubare uno scuolabus Fiat Iveco della società Tiemme, prelevandolo dai magazzini comunali di Poggibonsi. Il mezzo fu ritrovato a Siena, nei pressi della loro abitazione, grazie anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza che permisero di ricostruire gli spostamenti.

La posizione processuale si è divisa: per il furto dell’auto, la remissione della querela ha portato al non luogo a procedere per la donna di Bagno a Ripoli. L’accusa di furto aggravato dello scuolabus è però rimasta, data la natura pubblica del mezzo. La sentenza di patteggiamento chiude la procedura per una sola delle protagoniste: per l’altra amica sono ancora in corso le verifiche per rintracciarla e la sua posizione resta aperta.

Una storia dai contorni surreali che tra inseguimenti, arresti e proteste in caserma ha interrotto per qualche giorno la solita calma valdelsana e senese.

Andrea Bianchi Sugarelli



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