E’ il Dicembre del 2005. Julio Gonzalez Ferreira gioca nel Vicenza ed è uno dei migliori attaccanti della serie B, con 8 gol in 15 presenze. E’ al top della sua carriera, ha firmato un precontratto con la Roma ed è pronto a vestire la maglia del suo Paraguay ai Mondiali del 2006. In un attimo però la sua vita cambia completamente. A seguito di un tragico incidente i dottori sono costretti ad amputargli il braccio sinistro, cambiando all’improvviso una carriera, e una vita, che sembrava già scritta.
Julio Gonzalez ha voluto raccontare la sua storia nel libro “Vivo”, scritto insieme al giornalista di RadioSienaTv Filippo Tecce e pubblicato da Berica Editrice. Un libro per tutti, una storia di sport ma soprattutto di vita. Da tempo l’ex attaccante del Vicenza aveva il desiderio di mettere nero su bianco quella che è stata la sua esperienza, soprattutto per aiutare chi vive le difficoltà ed essere motivo di ispirazione per chi si ritrova ad affrontare gli ostacoli della vita. Essere un punto di riferimento, un motivo di forza come lo è stato per lui Alex Zanardi, che ha incontrato in ospedale poco dopo l’operazione: un percorso simile, la stessa forza di volontà di tornare a lottare e a vivere al massimo. Gonzalez riuscirà a tornare in campo nel 2007 in Paraguay, a due soli anni di distanza dall’incidente, con una consapevolezza della vita del tutto diversa.
Nel 2015 Gonzalez ha incontrato nella sua città, Asuncion, Claudio Della Pietra, in Paraguay per un torneo giovanile. L’attaccante gli ha parlato della sua idea, e lui lo ha messo in contatto con Filippo Tecce, che è poi volato in Sudamerica per lavorare intensamente alla stesura del libro. Un percorso lungo, con un meticoloso lavoro di raccolta di informazioni e fonti, che è sfociato infine in “Vivo”, la biografia di Julio Gonzalez Ferreira curata dal giornalista senese.
“Ci tengo a ringraziare Claudio Della Pietra, Paola Salvadori per il lavoro di editing sul testo, Andrew Arduini e Stefano Cotrozzi di Berica Editrice, e anche il Comune di Vicenza ed il Vicenza per il costante supporto – dice l’autore Filippo Tecce – questo libro è il risultato di un lungo lavoro collettivo in cui ognuno ha messo cuore ed impegno senza risparmiarsi”.
