Inflitta pena di un anno e due mesi al noto “supertestimone” dei festini, che in aula ha chiesto scusa rinnegando le accuse fatte
Un anno e due mesi per il reato di stalking commesso contro l’imprenditore Antonio Degortes. E’ questa la pena inflitta col rito abbreviato dal tribunale di Siena, nella persona del gip Roberta Malavasi, a Massimo De Luca, considerato il “supertestimone” dei “festini” e noto per una sua intervista choc a Quarto Grado sulla droga nella Siena bene. La condanna è arrivata in quanto De Luca aveva tormentato per alcuni mesi Degortes lasciandogli biglietti e lettere di minacce di morte, accusandolo di aver partecipato ai famosi festini del caso David Rossi. Oltre all’imprenditore, De Luca aveva preso di mira anche Fulvio Muzzi e Giada Miniscalchi, che avevano trovato altri biglietti e lettere nel portone di casa. De Luca, presente in aula per il verdetto del giudice, ha chiesto scusa spiegando che le accuse erano infondate e frutto della sue invenzioni ed elucubrazioni mentali. L’imputato, che ha trascorso 3 mesi al carcere di Santo Spirito per non aver rispettato il divieto di avvicinamento imposto dal giudice, passerà gli arresti domiciliari in una casa famiglia.