La notizia del taglio del 70% dei fondi destinati alla manutenzione e alla messa in sicurezza della viabilità in provincia di Siena ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra le imprese del settore edile.
A farsi portavoce dell’allarme è Giannetto Marchettini, presidente di Ance Siena, che denuncia il rischio concreto del blocco dei cantieri e delle ricadute negative sull’occupazione. Un grido d’allarme che arriva in un momento già complesso per il comparto edile, che si trova a fare i conti con la progressiva chiusura delle misure straordinarie legate al PNRR e con la riduzione degli incentivi fiscali per il settore.
“L’annuncio di questi tagli che verranno applicati vorrà dire minor fatturato per le nostre imprese, minor occupazione e quindi ovviamente per noi sono notizie nefaste – spiega Marchettini -, perché per le nostre imprese stimiamo già che sicuramente ci saranno notevoli detrazioni ecco perché diciamo che chiaramente queste questi blocchi ci preoccupano enormemente. Abbiamo chiesto di ripristinare le risorse congiuntamente con le Province ma anche disgiuntamente attraverso i nostri tavoli romani, con la nostra Presidente nazionale che ha avuto già dei contatti e dove ha avuto rassicurazioni ma chiaramente, più che rassicurazioni occorrono soldi. Perché purtroppo le nostre strade hanno naturalmente tanto bisogno e in provincia di Siena in modo particolare. Ricadute negative occupazionali certamente le vedremo nella nostra provincia. Le nostre imprese, soprattutto quelle stradali che operano, sono estremamente allarmate e quindi vige questa massima allerta e massima mobilitazione proprio per cercare di far ritornare queste risorse che sono veramente dovute per la nostra provincia e anche per le altre. Purtroppo le buche se ne vedono tante anche sulle nostre strade e situazioni a rischio possono avvenire tutti i giorni”.
In provincia di Siena, dove la viabilità è già messa alla prova dalla conformazione del territorio, la manutenzione delle strade non è un optional ma una priorità, secondo Ance Siena. È fondamentale per la sicurezza dei cittadini, per la mobilità dei lavoratori e per lo sviluppo turistico tanto da rimettere al centro delle politiche nazionali e locali l’importanza di un piano di manutenzione continuo e strutturale.
“Va bene la poca accessibilità, vanno bene le montagne e le collinette, vanno bene i cipressi – ribatte Marchettini -, però le infrastrutture sono una cosa seria e importante: la manutenzione continua e costante consente poi di fare arrivare anche turisti non solo di far transitare chi qui ci abita o ci lavora.”