Tassa di soggiorno. Caro il mio Chianti, solo Radda elimina l'imposta

Crisi per i bilanci dei piccoli comuni del Chianti, che senza turisti non possono fare sconti sulla tassa di soggiorno.

Di Redazione | 15 Giugno 2020 alle 16:54

Tassa di soggiorno. Caro il mio Chianti, solo Radda elimina l'imposta

La tassa di soggiorno potrebbe diventare un peso per i turisti che sceglieranno di venire nelle colline del Chianti per le vacanze. Se il comune di Siena non ha avuto indugi nel cancellare la tassa di soggiorno da maggio a dicembre per venire incontro agli operatori del settore, non è stato così in altri comuni, soprattutto i piccoli del Chianti.

Gaiole in Chianti, non fa sconti a chi andrà in vacanza, anzi. La tariffa è aumentata di 50 centesimi, come era stato deciso a inizio anno, e pagamento a novembre per i gestori. “Vedremo se dilazionarlo o farlo pagare tutto insieme – ha risposto l’assessore al turismo Francesco Verzuri – Siamo un comune di poco più di duemila abitanti e la tassa di soggiorno per noi è importante: duecentomila euro che servivano per i servizi a tutti i cittadini. Purtroppo ad oggi prevediamo che l’incasso non andrà oltre i ventimila euro, ma non possiamo fare a meno di riscuoterli”.

A Castellina in Chianti, i turisti dovranno comunque pagare anche se gli albergatori e gli agriturismi non avranno l’obbligo del versamento immediato nelle case della pubblica amministrazione: “Prevediamo di far pagare i gestori delle strutture ricettive a novembre – ha detto il sindaco di Castellina in Chianti Marcello Bonechi – abbiamo un incontro e domani sarò più preciso, ma l’idea è tornare alla tariffa dell’anno scorso e fare un versamento unico a novembre per lasciare liquidità nelle tasche delle strutture alberghiere ed extralberghiere. Al momento però non registriamo arrivi purtroppo”.

Sospesa la tassa anche a Castelnuovo Berardenga, ma le strutture dovranno comunque far pagare i turisti perché il versamento della tassa è solo posticipato a novembre.

Radda in Chianti ha preso la stessa decisione di Siena : “Dal primo marzo al 31 di luglio, abbiamo tolto la tassa di soggiorno” ha detto Pier Paolo Mugnaini primo cittadino, per venire incontro anche simbolicamente alle strutture che insistono sul piccolo comune chiantigiano.

Insomma , a parte Radda che ha cercato un modo per allettare i turisti e per alleggerire i gestori, il resto del Chianti resta fermo sulle sue posizioni. La tassa di soggiorno si pagherà, o prima o dopo.



Articoli correlati