Tattarini, Unione comuni Amiata: "Siamo increduli, ma pronti a rilanciare"

Mirko Tattarini, direttore della candidatura a Capitale della Cultura 2024 dell'Unione dei Comuni dell'Amiata commenta l'esclusione: "Adesso mi aspetto le motivazioni"

Di Redazione | 1 Febbraio 2022 alle 19:20

Tattarini, Unione comuni Amiata: "Siamo increduli, ma pronti a rilanciare"

“Siamo un po’ increduli, perchè avendo visto anche le altre proposte non ci sembrava che la nostra fosse da meno, ma forse non siamo obiettivi perchè siamo innamorati del nostro progetto. Siamo rimasti male, prendiamo atto della decisione ma pronti a rilanciare in qualche modo”.

E’ palpabile, e scontata, la delusione nelle parole di Mirko Tattarini, direttore della candidatura a Capitale della Cultura 2024 dell’Unione dei Comuni dell’Amiata.

Il dossier presentato dai Unione comuni montani Amiata Grossetana e l’Unione comuni montani Amiata Val d’Orcia (dodici municipalità in tutto) non ha superato il primo step del Ministero, ma ancora non si conoscono le motivazioni dell’eliminazione.

“Questo è l’aspetto meno gradevole della questione – prosegue Tattarini – abbiamo ricevuto la comunicazione a mezzo pec in cui si rendeva nota la short list, senza motivazione alcuna. Io voglio sperare che si dia trasparenza al risultato, con una griglia o qualcosa del genere. Io vengo dallo sport in gioventù per cui per me esiste una classifica, esistono degli intertempi, degli errori commessi sui quali poi si costruisce il miglioramento. Al di fuori di questo sarebbe ancora più difficile ingoiare il boccone, ma confido nel fatto che, presto o tardi, queste spiegazioni arrivino“.

I comuni della montagna non ce l’hanno fatta, ma l’intenzione non è certo quella di arrendersi. Anzi la volontà è quella di sviluppare le politiche culturali che erano state strutturate nel progetto

“Ho già parlato con diversi sindaci e l’idea è quella di proseguire comunque – conferma Tattarini -, non ci fermiamo. C’è stata un’occasione emozionante di vedere insieme dodici municipalità, di discutere insieme e costruttivamente sulle problematiche del territorio e questo patrimonio non deve andare perduto“.



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