Con l’approvazione del Decreto Asset, la gestione delle licenze taxi in Italia sta per subire una trasformazione. La nuova normativa prevede, infatti, l’assegnazione accelerata del 20% di licenze in più rispetto al passato. Queste licenze, denominate “licenze provvisorie”, possono essere rilasciate dai comuni in base alle esigenze locali, con una durata iniziale di 12 mesi, prorogabile di un ulteriore anno. Una novità rilevante è la possibilità per i tassisti esistenti di affittare queste licenze a terzi, inclusi amici o familiari, che potrebbero anche utilizzare la stessa auto del tassista titolare. Non sono mancate però le polemiche: i sindaci contro il ministero delle Imprese, i tassisti contro il governo, i consumatori contro le auto bianche che non si trovano.
Per il consigliere Uritaxi sezione provinciale Nicola Borghi il problema principale per i tassisti di Siena non cambierà con la riforma, ovvero quello della mancanza di un servizio taxi nei comuni limitrofi al capoluogo.
“Rafforzare il numero dei taxi e le licenze a Siena non servirà se i comuni limitrofi con molte strutture ricettive non si organizzano attrezzandosi con un servizio taxi o Ncc”.