Terremoto a Siena, Albarello: "La faglia che attraversa la città è attiva è come la brace, può trovare altre vie di innesco"

Il docente dell'Università di Siena stamani in diretta: "È falso dire che il sottosuolo di tufo protegge la città"

Di Redazione | 10 Febbraio 2023 alle 11:30

Il terremoto è come un incendio. Quando sembra che si stia riducendo, trova una nuova via di innesco e riparte, perché le braci sono ancora attive. Succede lo stesso per i terremoti. Dobbiamo pensare che le braci sono sempre attive”, con questa similitudine il professor Dario Albarello docente di geofisica all’Università di Siena, ha spiegato questa mattina in diretta a Siena Tv, il fenomeno che ha messo in subbuglio la città. Ospite di Buongiorno Siena, il professore ha confermato come Siena sia da sempre in una zona sismica, così come tutta l’Italia. Ha poi sfatato la leggenda del tufo che essendo elastico salverebbe la città dagli eventi sismici.

“Assolutamente non è vero. Togliamoci dalla testa che il tufo protegga la città – ha detto Albarello – ricordiamoci che in passato venivano fatte due processioni all’anno proprio per scongiurare il terremoto così come ci sono degli ex voto a lato del palazzo pubblico che ci ricordano gli eventi accaduti in passato”.

E sulle scosse di assestamento: “Non ci sono scosse di assestamento, ma sciami sismici di varia intensità. Se abbiamo passato le ultime dieci ore tranquilli non significa che sia finita. La faglia che attraversa la città è attiva è come la brace. Può trovare altre vie di innesco”.

La città sorge in  una zona dove non si verificano eventi apocalittici, come in Turchia, ma danni sufficienti alla stabilità interna degli edifici.

“L’intensità delle scosse che abbiamo percepito non è tale da provocare eventi apocalittici, ma sufficiente per fare danni alle strutture anche interne e fare vittime. Quello che conta è che la popolazione non vada nel panico e che conosca alla perfezione il piano della protezione civile della città. Spetta al sindaco preparare i cittadini al comportamento da tenere”.

Siena è appoggiata su una struttura sismogenica e gli spostamenti lungo la faglia ci sono, ci sono stati e anche significativi. Terremoti che hanno fatto danni interni agli edifici con crolli e vittime.

“Gli spostamenti lungo la faglia sono quelli che ci hanno fatto tanta paura, in passato queste faglie si sono attivate e sono profonde. Questa è sulla verticale della città”.



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