L’Aquila è la capitale italiana della Cultura 2026. L’annuncio è giunto nel corso della cerimonia che si è tenuta questa mattina al Mic a Roma da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il capoluogo d’Abruzzo si è imposto davanti alle altre nove città finaliste: Agnone, Alba, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
A dirigere la candidatura de L’Aquila un volto noto a Siena: quel Pier Luigi Sacco che coordinò nel 2014 la candidatura della città del Palio a capitale della cultura europea 2019, avendo decisamente meno fortuna rispetto ad oggi. In quell’occasione il titolo fu infatti vinto da Matera. E il professor Sacco è anche il coordinatore della candidatura della città francese di Bourges, che sarà la Capitale della Cultura Europea 2028.
C’è poi anche un altro legame “senese” con L’Aquila capitale della cultura 2026. Come ha sottolineato anche il presidente Giani, il titolo assegnato al capoluogo abruzzese è anche il riconoscimento del lavoro fatto per la ricostruzione della città dopo il devastante terremoto del 2009. E una delle prime grandi chiese aquilane restaurate dopo il sisma è dedicata proprio a San Bernardino da Siena. Come se il Santo senese avesse voluto dare la sua benedizione per questa vittoria.
