Non sarebbe stato un malore improvviso a colpire in aria il sergente aiutante Gianluca Spina, 49enne paracadutista del reggimento Folgore di stanza da molti anni a Siena, deceduto tragicamente il 13 aprile durante un lancio nel corso di una esercitazione tra le province di Lucca e Pisa.
Ad escludere la principale ipotesi che era al vaglio è stata l’autopsia effettuata nei giorni seguenti alla morte. Non sarebbero infatti emerse indicazioni di problemi cardiaci o neurologici. Dunque le indagini di forze dell’ordine e magistrati si concentreranno su eventuali problemi tecnici sorti durante il lancio, legati al paracadute, che comunque si sarebbe correttamente aperto: saranno disposte perizie balistiche e consulenze tecniche per capire la dinamica dell’incidente in quota, che ha comportato la drammatica caduta nel giardino di una casa a Orentano. Nei giorni scorsi il militare, dopo la cerimonia a Pisa, è stato salutato per l’ultima volta a Belsito (Cosenza), suo paese natale.