Trasporto pubblico, class action delle province della regione contro Autolinee Toscane

"Inaccettabile la mancanza di programmazione di una multinazionale che con la gara unica avrebbe dovuto portare nella nostra regione qualità dei servizi, investimenti ed efficienza"

Di Redazione | 22 Dicembre 2023 alle 17:23

Trasporto pubblico, class action delle province della regione contro Autolinee Toscane

Le Province della Toscana e Upi Toscana promuoveranno azioni legali e una class action contro l’azienda di trasporto locale Autolinee Toscane se dal primo gennaio non sarà in grado di assicurare il servizio sui territori della regione.

La decisione è stata presa nel corso di un Direttivo straordinario dei Presidenti provinciali dopo che Autolinee Toscane ha annunciato tagli al servizio. La comunicazione alle Province della Toscana è stata fatta solo in questi giorni, malgrado la causa dei disagi non siano eventi imprevisti o emergenze, ma una norma: il divieto di circolazione dei bus di categoria Euro 2. Le conseguenze saranno il blocco di quasi 240 bus, con un taglio indiscriminato su centinaia di corse, comprese quelle scolastiche, per i pendolari e ad alta frequentazione.

“Come Province della Toscana – affermano i Presidenti provinciali – riteniamo inaccettabile questa mancanza di programmazione di una multinazionale che con la gara unica avrebbe dovuto portare nella nostra regione qualità dei servizi, investimenti ed efficienza e che invece non è riuscita a far fronte a una situazione di blocco dei mezzi inquinanti che non rappresenta un imprevisto come il Covid. E’ nota almeno dal 2021, era assolutamente prevedibile”.

I Presidenti provinciali si rivolgono anche alle istituzioni: “Invitiamo la Regione Toscana a esercitare il proprio ruolo di controllo e di regolazione del servizio e rivolgiamo un appello ai Parlamentari e soprattutto ai Prefetti affinché sostengano la nostra richiesta al Governo Meloni per una proroga che scongiuri una situazione di emergenza che rischierebbe di provocare problemi di ordine pubblico sui territori e un’interruzione di servizio pubblico”. 

In ogni caso, ricordano i Presidenti provinciali, la proroga degli Euro 2 non risolverebbe strutturalmente la situazione, visto che per fine 2024 è previsto il blocco dei mezzi Euro 3. “Non è dato sapere i piani di investimento per provincia da parte dell’azienda – spiegano i Presidenti – Riteniamo necessario che il gestore del contratto pubblico di trasporto pubblico locale avvii fin da gennaio un tavolo permanente con Autolinee Toscane e gli enti locali per gestire la situazione, anche alla luce dei gravi disservizi che già oggi studenti e cittadini subiscono. Il blocco a fine 2024 dei 700 mezzi Euro 3 sarebbe il definitivo colpo di grazia a uno dei servizi pubblici essenziali per i cittadini”.



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