Condanna in tempo record, a meno di 48 ore dai fatti, per un trentatreenne di origine ucraina e residente in provincia di Caserta, arrestato mercoledì scorso a Monteriggioni con l’accusa di tentata truffa aggravata ai danni di un anziano.
Il giudice monocratico del Tribunale di Siena, Alessandro Maria Solivetti Flacchi, ha inflitto all’uomo la pena di un anno di reclusione e 400 euro di multa, con sospensione condizionale, al termine del giudizio direttissimo celebrato oggi pomeriggio. È stato inoltre disposto il dissequestro del telefono utilizzato per commettere il reato e non sono state applicate misure cautelari.
Secondo quanto ricostruito in aula, l’uomo aveva messo in atto la ben nota tecnica del “falso carabiniere” e del “finto avvocato”. La vittima designata, un anziano di 91 anni, è stata contattata telefonicamente da un complice che si è finto un militare dell’Arma, comunicando la notizia – del tutto inventata – che il figlio aveva causato un grave incidente stradale e che, per evitare pesanti conseguenze, sarebbe stato necessario versare una grossa somma di denaro o consegnare preziosi. Poco dopo, un secondo interlocutore, spacciandosi per l’avvocato di famiglia, ha rincarato la dose, insistendo sulla necessità e sull’urgenza di raccogliere quanto più denaro possibile da consegnare a un “incaricato” in arrivo.
La modalità di raggiro, purtroppo sempre più diffusa in tutto il territorio nazionale, sfrutta la vulnerabilità, la paura e l’emotività delle persone anziane, spesso colte di sorpresa e indotte in errore anche solo dalla menzione di un familiare in difficoltà. In molti casi, come ricordano le forze dell’ordine, i truffatori sono abili nell’isolare la vittima, chiedendo di non parlare con nessuno e di non avvisare altri parenti, così da favorire la riuscita del piano.
A fare la differenza, questa volta, è stata la prontezza della figlia della vittima, che ha subito riconosciuto i segnali della truffa e ha messo in allerta i Carabinieri. Gli uomini dell’Arma, grazie alle informazioni ricevute e a un tempestivo intervento, sono riusciti a fermare l’autore del tentativo di frode proprio mentre si avvicinava all’abitazione dell’anziano per riscuotere il presunto “riscatto”.
L’arresto è stato convalidato dal giudice su richiesta del sostituto procuratore Serena Menicucci, con la presenza in aula del vice procuratore onorario Claudio Rotunno per la Procura. L’imputato, assistito dall’avvocato d’ufficio Maurizio Forzoni del Foro di Siena, ha scelto il patteggiamento.
Il caso, risolto senza conseguenze per la vittima, rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine sia fondamentale per prevenire e contrastare questi reati. Le campagne di sensibilizzazione promosse negli ultimi anni da Prefettura e forze dell’ordine hanno sicuramente avuto un ruolo: riconoscere i segnali e denunciare immediatamente ogni richiesta sospetta può fare la differenza.
Gli investigatori raccomandano ancora una volta la massima prudenza, soprattutto agli anziani e ai loro familiari. In presenza di telefonate che preannunciano incidenti, problemi con la giustizia o richieste di denaro, è essenziale non cedere al panico, non consegnare nulla a sconosciuti, non aprire la porta e chiamare subito il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto e accertamenti.