"Truffa del bancomat", voleva vendere un motore marino ma ricarica la postpay del finto compratore

Di Redazione | 30 Agosto 2019 alle 10:45

"Truffa del bancomat", voleva vendere un motore marino ma ricarica la postpay del finto compratore

40enne senese truffata da due uomini con la “truffa del bancomat”.

Vuole vendere un motore marino usato a 2.200 euro e viene contatta da un uomo che, a differenza di altri possibili acquirenti, non si lamenta del prezzo che dice di ritenere anche fin troppo contenuto. L’uomo si propone di acquistare il motore pagandolo più della cifra richiesta e per consolidare l’affare propone alla venditrice il versamento di una caparra direttamente sul suo conto corrente. Essendo impossibilitato a eseguire un bonifico, chiede alla donna di raggiungere uno sportello bancomat, presso il quale, con le indicazioni che lui le avrebbe fornito, avrebbe poturo ricaricare il proprio conto corrente.

La 40enne ha seguito così imprudentemente le indicazioni del compratore ma, operando presso il bancomat della propria banca, invece di caricare la sua carta ha trasferito 720 euro sulla carta postapay di cui le erano state fornite le coordinate. Dopo essersi finalmente resa conto che era vittima di un raggiro, ha interrotto le operazioni mentre il truffatore, accortosi di essere stato scoperto, ha chiuso la chiamata

Le indagini immediatamente svolte dai carabinieri della Stazione di Siena di viale Bracci, a seguito della denuncia/querela presentata dalla donna, seguendo il flusso del denaro, hanno consentito di individuare due persone con precedenti giudiziari specifici per truffa: un 49enne padovano e un 27enne bengalese. Entrambi sono stati denunciati in concorso per truffa aggravata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Ulteriori accertamenti sono stati compiuti dai carabinieri di Padova su richiesta dei colleghi senesi. Il telefonista è stato convocato in caserma dove gli è stato contestato il reato commesso. Non ha collaborato con gli inquirenti ma in ogni caso le sue responsabilità sono state pienamente ricostruite.

“Ancora una volta – spiegano i Carabinieri -, cattiva consigliera è stata la smania di concludere un affare imperdibile e il farsi trascinare su un terreno sconosciuto dal fascino di un brillante eloquio. La “truffa del bancomat” è in ascesa. I carabinieri invitano tutti a diffidare dagli affari online troppo convenienti, proposti da sconosciuti, in particolare quando si palesi un invito a raggiungere uno sportello bancomat per concludere l’operazione.”



Articoli correlati