Sei giorni dopo la denuncia è tornato a colpire: il 40enne campano pregiudicato che nei giorni scorsi aveva tentato il colpo grosso spillando con la truffa dell’incidente 23mila euro tra contanti e preziosi a una coppia di 75enni di Siena, per poi essere bloccato dalla Polizia Stradale sull’A1 che gli ha trovato nascosti i gioielli nelle mutande, il 14 settembre ha provato un altro raggiro con la stessa tecnica, sempre a Siena. Ma stavolta è finito in manette ed è stato ristretto agli arresti domiciliari.
Nel mirino è finita una 78enne residente all’Acquacalda, alla cui porta l’uomo si è presentato spacciandosi per una persona vicina al figlio dell’anziana, coinvolto in un presunto incidente stradale. Entrato in casa, il truffatore si è fatto consegnare 1600 euro contanti, anelli, collane, bracciali e orologi, che la signora ha tirato fuori dalla cassaforte, convinta dal lestofante dalla necessità di evitare al figlio “danni maggiori”.
Il truffatore si è dileguato ma a poche centinaia di metri dall’abitazione, prima di salire in auto, è stato riconosciuto dai Carabinieri in servizio proprio per prevenire le truffe agli anziani, un’emergenza sempre maggiore nel territorio. Colto in flagranza di reato con la borsa piena di refurtiva l’uomo – che ha una recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale – ha ammesso il fatto e indicato la casa che aveva visitato, presso la quale è stato restituito il maltolto. Ieri in Tribunale – assistito dall’avvocato Michele Bellandi – per direttissima è stato convalidato l’arresto per truffa aggravata e disposti gli arresti domiciliari.
Claudio Coli
