Turismo a Siena, Lezzi e Ciacci: “Serve una strategia chiara e comunicazione anticipata. 'Siena Incanta'? Bene, ma in ritardo”

Lezzi (Federalberghi): “Abbiamo puntato per anni sui pellegrini, ma così abbiamo perso i turisti altospendenti”. Ciacci (Confesercenti): “Il Natale di Siena Incanta è un segnale positivo, ma la comunicazione sempre di rincorsa”

Di Lorenzo Agnelli | 29 Ottobre 2025 alle 14:30

Siena punta a rilanciare la sua immagine turistica, ma per gli operatori del settore la direzione e i tempi della comunicazione restano due nodi centrali. È quanto emerso nel corso della trasmissione Il Punto, dedicata al turismo e alla recettività, con ospiti Rossella Lezzi, presidente provinciale di Federalberghi Siena, e Monica Ciacci, responsabile di Confesercenti Siena.

Un’analisi senza mezzi termini quella di Rossella Lezzi, che invita a riflettere sulla direzione che Siena ha scelto di seguire negli ultimi anni: “Quest’anno c’è stato il Giubileo e la nostra città ha investito tantissimo sui pellegrini e sui cammini religiosi. Quindi che ci si poteva aspettare? Il cliente 5 stelle che va a spendere 100-120 euro a cena? Anche no. Perché, come comunicazione della città, purtroppo non abbiamo privilegiato quel tipo di target. E questo non da ora, ma da anni: i brand delle città si costruiscono in decenni. Una comunicazione fatta specificatamente sui cammini religiosi porta pellegrini, e i pellegrini non hanno soldi. Dopo dieci anni di bombardamento sulla Francigena, abbiamo pellegrini. Mi sembra che uno più uno faccia due. Ora serve chiedersi che cosa vogliamo fare da grandi e chi vogliamo come nostro ospite privilegiato nei prossimi dieci anni”.

Sulle festività natalizie e sul nuovo cartellone “Siena Incanta – Natale tra cultura e meraviglia”, entrambe le rappresentanti di Confesercenti Siena e Federalberghi Siena riconoscono uno sforzo positivo, ma arrivato “un po’ di rincorsa”.

Tutto questo ci è stato comunicato in conferenza stampa il 23 ottobre – spiega Monica Ciacci, Responsabile della Sede di Confesercenti Siena -, ed è già tardi per la promozione. Le strutture ricettive e gli operatori devono poter pubblicizzare gli eventi per tempo, perché i turisti programmano con largo anticipo. Finalmente, però, si è visto un lavoro di squadra, anche grazie al nuovo dirigente Barbetti e all’assessore Giunti, che hanno cercato di anticipare i tempi”.
Per Ciacci, il calendario natalizio rappresenta un’occasione importante per allungare la permanenza dei turisti e sostenere il commercio locale:
“Se vogliamo fare un turismo diverso e farli restare più tempo a Siena, bisogna offrire più eventi in sinergia. Anche il Mercato nel Campo, che quest’anno durerà tre giorni (6, 7 e 8 dicembre) è un segnale positivo. Più gente in città significa anche più lavoro per negozi e attività”.

Sul concerto di Capodanno in piazza del Campo, che vedrà protagonista Irama, Lezzi riconosce il valore dell’evento ma non nasconde i limiti organizzativi: “Ci siamo anticipati di un mese, ma siamo incappati in settembre, quando era già pronto il calendario e ormai era impossibile comunicare a livello nazionale. La comunicazione migliore per eventi del genere dovrebbe partire almeno sei mesi prima. Questa è la realtà. Si fa quel che si può. Ma essere riusciti a beccare Irama a settembre è stato un miracolo: è uno dei più grandi nomi della musica italiana in questo momento”.

Tra le righe delle due analisi emerge una richiesta comune: programmazione, visione e anticipo.
Siena, secondo Lezzi e Ciacci, deve ora decidere quale tipo di turismo vuole attrarre e come raccontarsi, per non rincorrere gli eventi ma guidarli con una strategia solida e condivisa.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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