Un Parco Sportivo ad Ampugnano, Giambrone: “Progetto che sposa la riqualificazione dell’aeroporto”

Il “padre” del Tuscany Camp fa chiarezza: “Non è un progetto politico ma tecnico”

Di Cristian Lamorte | 2 Settembre 2025 alle 19:00

Continua a tenere banco il progetto di un parco sportivo nei pressi dell’aeroporto di Ampugnano. Lo stesso progetto è stato al centro di un incontro pubblico molto partecipato a Sovicille, ma per dipanare ogni dubbio sulla bontà e sulla sostenibilità dell’ipotesi progettuale siamo andati sul posto per incontrare il “padre” del Tuscany Camp che ogni anno attira atleti da ogni parte del mondo a Siena e che ha dato spunto al progetto del parco sportivo.

“Il nostro non è un progetto politico ma è un progetto tecnico – spiega Giuseppe Giambrone – , mi è stato chiesto di dare un giudizio tecnico su un’opera e ho sposato in pieno questo tipo di progetto sportivo che è assolutamente autonomo e privato. Questo ci tengo a precisarlo. Intendo precisare anche un’altra cosa: il progetto dell’area sportiva non è assolutamente in contrapposizione con ENAC e assolutamente non è per chiudere l’aeroporto ma è semplicemente per ampliare, diciamo, quelli che sono i servizi e le possibilità per il cittadino di utilizzo di aree all’interno dell’aeroporto che non sono assolutamente utilizzate ma che andrebbero tranquillamente a migliorare il contorno dell’aeroporto stesso. Il progetto prevede un’area sportiva e un’area ricreativa con parco giochi per bambini, un’area percorsi vita e pista d’atletica, palestra con una tensostruttura. Tutto questo con nessuna costruzione nuova di spogliatoi. Poi una piscina, un campo da tennis e un’area anche per pattinaggio e per altri sport che ora non sto qui a precisare. Il progetto che abbiamo già presentato andrebbe a sposarsi a mio avviso benissimo con una riqualificazione dell’aeroporto – sottolinea Giambrone -, non un ampliamento come tanti hanno detto. Secondo me, inoltre, quest’opera dell’ENAC va semplicemente ad aggiustare quelle che sono le criticità e a migliorare anche la sicurezza dell’aeroporto che, ripeto, è funzionante, è completamente operativo. Quindi non ci vedo nulla in contrario nel sistemarlo e renderlo anche più sicuro. E’ bene chiarire questo aspetto qui. Non sono assolutamente d’accordo a far diventare questo aeroporto in un aeroporto di grandi dimensioni, perché, a parte che non ci sarebbero i presupposti, ma a quel punto rovinerebbero anche quello che è l’ambiente circostante, Quindi un centro sportivo si sposa benissimo con un’area di riqualificazione green che ha in mente l’ENAC. Secondo me – conclude Giambrone – quello del parco sportivo è un progetto che potrebbe sicuramente andare a braccetto con quello dell’aeroporto migliorando entrambe le soluzioni”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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