Continua a tenere banco il progetto di un parco sportivo nei pressi dell’aeroporto di Ampugnano. Lo stesso progetto è stato al centro di un incontro pubblico molto partecipato a Sovicille, ma per dipanare ogni dubbio sulla bontà e sulla sostenibilità dell’ipotesi progettuale siamo andati sul posto per incontrare il “padre” del Tuscany Camp che ogni anno attira atleti da ogni parte del mondo a Siena e che ha dato spunto al progetto del parco sportivo.
“Il nostro non è un progetto politico ma è un progetto tecnico – spiega Giuseppe Giambrone – , mi è stato chiesto di dare un giudizio tecnico su un’opera e ho sposato in pieno questo tipo di progetto sportivo che è assolutamente autonomo e privato. Questo ci tengo a precisarlo. Intendo precisare anche un’altra cosa: il progetto dell’area sportiva non è assolutamente in contrapposizione con ENAC e assolutamente non è per chiudere l’aeroporto ma è semplicemente per ampliare, diciamo, quelli che sono i servizi e le possibilità per il cittadino di utilizzo di aree all’interno dell’aeroporto che non sono assolutamente utilizzate ma che andrebbero tranquillamente a migliorare il contorno dell’aeroporto stesso. Il progetto prevede un’area sportiva e un’area ricreativa con parco giochi per bambini, un’area percorsi vita e pista d’atletica, palestra con una tensostruttura. Tutto questo con nessuna costruzione nuova di spogliatoi. Poi una piscina, un campo da tennis e un’area anche per pattinaggio e per altri sport che ora non sto qui a precisare. Il progetto che abbiamo già presentato andrebbe a sposarsi a mio avviso benissimo con una riqualificazione dell’aeroporto – sottolinea Giambrone -, non un ampliamento come tanti hanno detto. Secondo me, inoltre, quest’opera dell’ENAC va semplicemente ad aggiustare quelle che sono le criticità e a migliorare anche la sicurezza dell’aeroporto che, ripeto, è funzionante, è completamente operativo. Quindi non ci vedo nulla in contrario nel sistemarlo e renderlo anche più sicuro. E’ bene chiarire questo aspetto qui. Non sono assolutamente d’accordo a far diventare questo aeroporto in un aeroporto di grandi dimensioni, perché, a parte che non ci sarebbero i presupposti, ma a quel punto rovinerebbero anche quello che è l’ambiente circostante, Quindi un centro sportivo si sposa benissimo con un’area di riqualificazione green che ha in mente l’ENAC. Secondo me – conclude Giambrone – quello del parco sportivo è un progetto che potrebbe sicuramente andare a braccetto con quello dell’aeroporto migliorando entrambe le soluzioni”.