L’Università di Siena ha dato il via alla campagna immatricolazioni per l’anno accademico 2025/2026 con un messaggio potente e inclusivo: “Dove crescono intelligenze”. Non una sola, ma tante, diverse, complementari. Il claim – ideato dal Delegato alla Comunicazione Tiziano Bonini insieme alla Divisione Stampa e Comunicazione dell’Ateneo, con la collaborazione dell’agenzia Pirene – vuole raccontare un’università che non si limita a formare, ma che coltiva e nutre i talenti già presenti negli studenti.
Protagonisti della campagna sono dodici studentesse e studenti dell’Ateneo, volti e storie di un mosaico che riflette la varietà dei percorsi formativi e delle esperienze di vita. Tra loro spiccano Sara El Messaoudi (Medicina e chirurgia), Rogers Kiprotich (Scienze internazionali) e Diletta Valbusa (Scienze chimiche), i cui ritratti compariranno su manifesti, affissioni urbane, autobus e canali social in un’azione di comunicazione diffusa tra Siena, Arezzo, Grosseto e oltre.
“Il nostro Ateneo non è solo uno spazio di formazione, ma un luogo che favorisce la crescita di intelligenze diverse – scientifiche, artistiche, emotive, relazionali – in un ambiente accogliente, internazionale e sostenibile”, spiega il professor Tiziano Bonini, ideatore della campagna. “Non siamo noi a creare le intelligenze: sono già lì. Il nostro compito è fornire un terreno fertile in cui possano crescere, fiorire, contaminarsi”.
L’immagine scelta per la comunicazione rappresenta infatti ciascun volto come un fiore che spunta da un box, metafora di uno sviluppo personale e unico, senza forzature né modelli precostituiti.
“Siamo molto legati a questo claim – continua Bonini – perché rappresenta una visione dell’università non come fabbrica di sapere, ma come comunità in cui le persone possono esprimersi nella loro unicità. È una campagna che si rivolge non solo ai nostri territori storici, come la Toscana del sud, l’Alto Lazio e l’Umbria, ma che quest’anno si estende con più decisione anche al Sud Italia, in particolare in Sicilia e Sardegna, dove abbiamo investito per rafforzare la nostra presenza”.
La campagna si articola in una serie di contenuti video per i social, con focus su Instagram, dove gli studenti racconteranno le proprie storie, contribuendo a costruire un racconto corale dell’università come spazio di pluralità e crescita.
“Sappiamo che la comunicazione non è una bacchetta magica – conclude Bonini – e che molte scelte degli studenti sono influenzate da fattori complessi come il costo della vita o le politiche territoriali. Ma crediamo sia fondamentale almeno far sapere quello che facciamo, rendere visibile il nostro impegno e l’idea di università che vogliamo promuovere”.