UniStraSi guarda al futuro, Montanari: "Espandersi sì, ma senza perdere l’equilibrio tra qualità e spazi"

Parla il Rettore Montanari: "Non ci interessano i numeri, ma le persone giuste per il nostro progetto culturale"

Di Lorenzo Agnelli | 26 Luglio 2025 alle 9:00

Un’università che cresce, ma con attenzione e misura. L’Università per Stranieri di Siena si affaccia al nuovo anno accademico con una visione chiara del proprio sviluppo: al centro, non tanto l’aumento degli iscritti, quanto la qualità dell’esperienza formativa e la vocazione pubblica dell’Ateneo. A spiegarlo è il Rettore Tomaso Montanari, che fa il punto sul futuro dell’Ateneo che guida dal 2021.

“Non ne farei una questione di numeri, non c’è un target – sottolinea Montanari –. Prima della pandemia avevamo registrato una crescita significativa degli studenti, al punto da andare quasi in sofferenza. Dopo il Covid, come tutte le università, anche noi abbiamo subito una contrazione. Ora vogliamo ampliare l’Ateneo, sì, ma solo nella misura in cui riusciamo a garantire equilibrio tra studenti, docenti e spazi“.

E lo sviluppo, spiega il Rettore, passa soprattutto per le strutture. “Abbiamo bisogno di una nuova biblioteca, di una nuova mensa. Ci stiamo lavorando. Ma vogliamo mantenere la qualità della vita e della didattica. Avere tanti iscritti senza poterli accogliere adeguatamente non ci interessa”.

UniStraSi, infatti, non è un’università legata ai criteri standard delle altre: “A differenza degli altri Atenei, il nostro finanziamento non è proporzionale al numero di studenti. È un’università speciale, anche per Statuto. Non riceviamo più fondi se aumentano gli iscritti: per noi l’interesse è garantire una buona esperienza di studio a chi c’è“.

L’Ateneo resta ancorato a Siena, ma con una chiara vocazione nazionale. “Siamo una delle due Università per Stranieri in Italia. Il nostro obiettivo è farci conoscere anche da chi oggi non sa che esistiamo o pensa che siamo rivolti solo a studenti stranieri. Abbiamo tra i 3000 e i 5000 studenti internazionali che ogni anno vengono a imparare l’italiano per sei mesi o un anno. E circa 2000 iscritti ai corsi di studio. Vorremmo raggiungere sempre di più chi è realmente interessato ai nostri percorsi formativi, anche tra gli italiani“.

Montanari punta su un profilo specifico di studenti: “Persone motivate, che magari scelgono di fare un dottorato, proseguire con la magistrale, vivere esperienze all’estero. Da noi si può studiare per un periodo in altre università, partecipare a scambi internazionali. Cerchiamo studenti che vogliano usare questa università come trampolino verso il mondo, che abbiano voglia di viaggiare e crescere».

L’identità di UniStraSi, dunque, è chiara: una comunità internazionale, pubblica, radicata nella città ma con lo sguardo ampio, che mette al centro la qualità e il senso del progetto formativo. Non una corsa ai numeri, ma una costruzione lenta e consapevole del futuro.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



Articoli correlati