Valdichiana senese Capitale italiana cultura 2026: oggi si è svolta l'audizione a Roma, verdetto entro il 29 marzo

In audizione a Roma è stato presentato il dossier di candidatura, di fronte alla giuria che valuterà i dieci finalisti. Carletti a Siena Tv: "Abbiamo raccontato il nostro progetto, è stato un progetto partecipativo lungo e bello che rimarrà a prescindere dall'esito". Ora si attende la decisione finale

Di Redazione | 5 Marzo 2024 alle 19:00

Rush finale per la candidatura della Valdichiana senese a Capitale italiana della cultura 2026. Si è svolta infatti oggi a Roma l’audizione finale per la presentazione del dossier di candidatura, di fronte alla giuria che valuterà i dieci progetti finalisti. Un’opera di videoarte realizzata da Giuseppe Ragazzini, colonna sonora firmata ed eseguita da Alessandro Cristofori e Diego Perugini, ha aperto la presentazione del progetto. Sono stati quindi Agnese Carletti, presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese, nonché sindaca del Comune di San Casciano dei Bagni, e il direttore Filippo Del Corno a condurre la presentazione, accompagnati da Laura Fatini, regista, drammaturga e pedagoga teatrale. In sala, con il presidente dell’Assemblea toscana, gli altri sindaci dei dieci Comuni che compongono l’Unione, con San Casciano dei Bagni: Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, Sarteano, Sinalunga, Trequanda, Torrita di Siena. Presente anche il presidente della Provincia di Siena, David Bussagli. La commissione ha quindi posto le domande e chiesto approfondimenti.

“E’ andata molto bene, siamo soddisfatti – spiega il sindaco Agnese Carletti a Siena Tv – abbiamo raccontato alla commissione quale è il nostro progetto, spiegando quanto sia difficile lavorare tra comuni ma al tempo stesso quanto ciò ci renda ambiziosi. La giuria ha cercato di capire come funziona il budget presentato, come vogliamo realizzare le idee, e ci hanno chiesto quale è l’immagine che ci rappresenta – ancora Carletti – e abbiamo risposto che un’immagine unica non c’è , siamo 10 comuni, dobbiamo riconoscerci in ogni immagine del territorio”.

Un percorso lungo che ha visto impegnati i comuni del territorio in un importante progetto. Adesso l’attesa per la proclamazione del vincitore che arriverà entro entro il 29 marzo 2024. “Un lungo percorso partecipativo durato due 2 anni, un processo bello che rimarrà a prescindere dalle decisioni delle commissione, abbiamo messo insieme e a sistema le potenzialità dei comuni studiando strategie comuni in ambito culturale, questo è fondamentali per territori come i nostri. La decisione è attesa entro il 29 ma potrebbe arrivare anche più velocemente”.

“È la prima volta che una Unione di Comuni arriva ad essere tra le tra le dieci finaliste. Siamo qui per sostenere la Valdichiana senese capitale italiana della cultura 2026 – aggiunge il presidente del Consiglio Regionale Toscano Mazzeo – Questo è un progetto che nasce dal territorio – aggiunge Mazzeo –, tiene conto della grande scoperta archeologica, unica al mondo, avvenuta a San Casciano dei Bagni, ma è anche un racconto di tradizione e storie differenti. Si tratta di una proposta innovativa, un ‘seme’ per costruire una proposta culturale differente, in grado di attirare turisti da tutto il mondo, che sono certo colpirà la commissione. C’è l’idea di una Toscana bella che si sa aprire al mondo, partendo dalla sua storia, dai suoi valori e dalle sue radici”.

“È il momento in cui si confrontano le idee e le visioni, I dieci progetti selezionati vengono proposti alla commissione, che approfondirà anche attraverso una serie di domande specifiche”, dice Filippo Del Corno, direttore di candidatura per Valdichiana senese capitale della cultura italiana 2026. “Il nostro punto di forza è quello di proporre un modello, quello dell’ecosistema culturale. Nella Valdichiana senese ha preso vita: è fatto di un equilibrio dinamico che produce benessere per la comunità, con i suoi elementi materiali da un lato, come lo straordinario patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico, ma anche di elementi immateriali, come l’intelligenza creativa, la competenza artigianale, il sapere scientifico”. Ci sono anche punti critici, spiega Del Corno: “Consistono soprattutto nello spopolamento, che sta interessando molte delle aree interne del nostro Paese”.

 

 



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