Valentini: "Salvini non c'entra nulla coi valori di Siena, De Mossi grimaldello della Lega"

Di Redazione | 30 Maggio 2018 alle 17:03

Il sindaco: “Prima la Mussolini, poi la Meloni e ora anche il leader leghista che con parole pericolose attacca i senesi e Mps dimostrando di non conoscere i fatti”

“Prima la Mussolini, poi la Meloni, ora Salvini. Manca solo Berlusconi. Tutta gente che non c’entra nulla coi valori di Siena e che fa di De Mossi il grimaldello del centrodestra per occuparla. Ma sbagliano, perché non è offendendo Siena e sparando sul Monte dei Paschi che si fa il bene della città.” (LEGGI QUI:    https://www.radiosienatv.it/salvini-siena-10-giugno-liberate-siena-dalla-catastrofe-pd/   )

All’indomani delle pessime parole espresse da Salvini nel suo comizio per sostenere la candidatura del leghista (di fatto) De Mossi, il candidato di in Campo e Pd, Bruno Valentini, decide di replicare in difesa dei suoi concittadini: “Descrivendo la banca come ancora in mezzo alla tempesta – spiega Valentini – Salvini mina la fiducia della clientela proprio ora che invece si cominciano a vedere i primi risultati positivi, denigrando e vanificando il contributo di migliaia di lavoratori impegnati al salvataggio dell’autonomia. E quel che è peggio è che Salvini lo fa con la superficialità che è propria di certa politica, dando prova di ignorare il rapporto della Commissione parlamentare di inchiesta che ha recentemente evidenziato le responsabilità del mancato controllo su MPS e Fondazione da parte di Consob, Banca d’Italia e del “loro” ministro Tremonti.”

“Ancor più grave  – continua il candidato di in Campo e Pd – il giudizio del leghista sulla città, che finge di ignorare gli sforzi fatti per rialzare la testa dopo il periodo difficile della crisi MPS e del commissariamento del Comune, mentre ogni indagine oggi evidenzia la qualità della vita di Siena. Una comunità orgogliosa di ciò che è e che è universalmente ammirata.

“Se Salvini e De Mossi non conoscono quali sono i valori della nostra città – conclude – sono certo che i senesi glielo spiegheranno col voto il 10 giugno.”



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