Difficile prevedere come andranno le cose per il Palio di agosto. Difficile prevedere quali cavalli verranno scelti e le relative monte. Tra i passatempi migliori della calda estate senese c’è quello di azzardare le accoppiate, almeno quelle contrada-fantino, per poi poter dire: “Visto? io lo avevo detto!”.
E così trascorrono i giorni e ci si diverte a passare il tempo, quello che ci divide dal fatidico 13 di agosto, giorno in cui i cavalli verranno assegnati dalla sorte alle dieci contrade. C’è chi, senza andare troppo a fondo alle questioni, pensa che siano alcuni fantini a decidere le sorti del Palio. Guardando meglio però si capisce che le scelte sono tutte dei capitani e non certo di chi monta a cavallo, perché sono loro, i capitani, che votano per i dieci barberi e sono sempre loro che scelgono il fantino da montare.
Pressioni, ricatti, strategie, influenze esterne, tutti punti deboli che determinano quella scelta o quell’altra. Niente di più e niente di meno. Così possiamo immaginare che Scompiglio torni volentieri nella contrada del Bruco indipendentemente dal cavallo, che Gingillo prenda nuovamente la strada dei Servi e che Tittia, con Brigante, abbiano l’imbarazzo della scelta tra Tartuca, Giraffa, Drago, Onda, Leocorno e perché no anche Aquila. Infine Velluto, vincitore della carriera dello scorso agosto che torna in gioco dopo la squalifica e che potrebbe essere la scelta della contrada del Castellare o di via Stalloreggi. Attesa per il rientro dopo la squalifica anche di Amsicora che un posticino dovrebbe trovarlo, quindi il giovane Virgola che aumenta le sue quotazioni non si sa bene perché e poi gli altri che aspettano una chiamata.
Tutte supposizioni, niente altro che chiacchiere di Palio da fare nel rione e sotto l’ombrellone.