Via Aretina a Siena, niente attraversamenti pedonabili: al vaglio soluzioni alternative per la sicurezza pedonale

Il punto dell'assessore Enrico Tucci nell'ultimo Consiglio comunale, nella risposta sul tema al Pd

Di Redazione | 2 Maggio 2025 alle 21:00

Via Aretina a Siena, niente attraversamenti pedonabili: al vaglio soluzioni alternative per la sicurezza pedonale

Eventuali interventi per moderare la velocità e migliorare la sicurezza degli attraversamenti pedonali di via Aretina a Siena in sono stati oggetto dell’interrogazione presentata dal consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio comunale di  martedì 29 aprile. A rispondere è stato l’assessore alla mobilità e ai trasporti, Enrico Tucci.

A distanza di pochi mesi – ha esordito Tucci – il consigliere Micheli torna a interrogarmi su via Aretina e io, a distanza di pochi mesi, non posso che ribadire quanto già risposto in precedenza. Non si possono ‘rivedere’ posizioni assunte quando le stesse sono dettate dalla normativa attualmente in vigore. In particolare, la reiterata richiesta di rialzare gli attraversamenti pedonali nel tratto compreso tra viale Toselli e le curve del Tondo determinerebbe un’eccessiva pendenza assoluta della rampa in discesa, non conforme alle disposizioni previste per la sicurezza delle strade. Interventi di questo tipo sarebbero controproducenti e rischierebbero di creare situazioni di pericolo, soprattutto per i veicoli che transitano nel senso di marcia in discesa verso viale Toselli”.

Per dovere di cronaca – ha aggiunto l’assessore – ricordo che nel 2024 si sono registrati dodici incidenti lungo via Aretina, mentre nel 2025, fino ad oggi, uno soltanto. È chiaro che la sicurezza dei pedoni resta una priorità. Per questo, tra le ipotesi allo studio c’è l’eliminazione di quindici spazi di sosta attualmente presenti sul marciapiede, con l’obiettivo di restituire piena fruibilità dello stesso ai pedoni. A questo si potrebbe accompagnare la soppressione di tre attraversamenti pedonali, riducendo così i punti di conflitto tra utenti deboli e forti della strada. Un approccio di questo tipo renderebbe via Aretina, come la dottrina insegna, più sicura. Inoltre è possibile valutare l’applicazione della segnaletica prevista dall’articolo 145 del Codice della Strada, ovvero l’introduzione di strisce gialle a zig zag nel senso e lato di marcia di ogni attraversamento pedonale, per migliorare la visibilità reciproca tra pedoni e conducenti dei veicoli. Anche questo tipo di intervento, tuttavia, comporterebbe una sensibile riduzione degli spazi di sosta disponibili. Considerata la cronica carenza di posti auto in zona e il basso tasso di incidentalità, ritengo sia necessario individuare un punto di equilibrio che consenta di tutelare la sicurezza senza penalizzare i residenti”.

Il consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato “ancora una volta non soddisfatto dalla risposta. Non mi aspettavo molto di più dopo l’ultima interrogazione, ma il problema resta e anzi richiede un allargamento del punto di vista. La situazione in via Aretina continua a presentare criticità, che si ripercuotono anche sulle strade vicine. Le persone ci chiedono di intervenire, ed è evidente che esiste un disagio reale. Poiché esiste la possibilità di introdurre misure sperimentali per rallentare il traffico, credo sia il caso di attivarle almeno in forma provvisoria, proprio su questo tratto che presenta problematiche superiori rispetto ad altri, come dimostrano anche gli ultimi due incidenti. Il fondo stradale è in buone condizioni, ma la forte pendenza crea difficoltà, soprattutto nelle ore notturne, rendendo la curva particolarmente pericolosa e a rischio di nuovi incidenti. Capisco che ci siano alcune complessità, ma almeno una sperimentazione, come ad esempio quella dei cosiddetti ‘cuscini berlinesi’, potrebbe rappresentare una soluzione efficace. Questi dispositivi consentono infatti anche il passaggio dei mezzi più ingombranti o di emergenza come le ambulanze. Un sistema per regolare e rallentare il traffico va trovato: potrebbe anche essere semplicemente un restringimento della carreggiata. Non possiamo aspettare che accada un incidente grave per decidere di intervenire”.



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