Via definitivo alle cene in contrada: norme da rispettare e l'aiuto dei ristoratori

Il rettore del magistrato Rossi: "Si può tornare a mangiare insieme ma prima serve l'adeguamento delle cucine. Intanto è valido l'aiuto dei ristoratori"

Di Redazione | 18 Giugno 2020 alle 15:55

Via definitivo alle cene in contrada: norme da rispettare e l'aiuto dei ristoratori

Dopo la riunione tra Magistrato delle contrade e il sindaco Luigi De Mossi arriva l’ok per tornare a cena in contrada, ma prima servirà del tempo per organizzare il servizio e attrezzare le cucine.

“Si potrà tornare a cucinare soltanto quando le contrade avranno ottemperato a tutte le normative” ha spiegato il Rettore del Magistrato Claudio Rossi. Intanto, come già annunciato e come dichiarato in una nota questa mattina dal Rettore, importante sarà la collaborazione con i ristoratori. “Rimane valida – continua Rossi – l’opzione dell’aiuto dei ristoratori, che in questo periodo necessario per l’adeguamento delle cucine potranno garantire il servizio. Già diverse contrade hanno espresso la volontà, anche in seguito, di usufruire di questa possibilità come gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti dei commercianti dei rioni”.

Per quanto riguarda il numero di persone permesso alle cene, questo sarà ovviamente proporzionato agli spazi di ogni contrada, in modo tale che venga garantito il necessario distanziamento.



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