È scoppiata una vera e propria bufera dopo le parole di Matteo Salvini sulla Toscana e quelle del Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio sul Vino Nobile di Montepulciano. Ed è proprio il Consorzio del Vino Nobile adesso a dire la sua, seguendo il filone dell’ironia iniziato dal vicepremier. “Meno male che il Montepulciano d’Abruzzo Doc esporta più del Vino Nobile di Montepulciano Docg – si legge dalla nota stampa -, visto che la produzione della Doc abruzzese supera i 100 milioni di bottiglie, contro i 7 milioni del Vino Nobile di Montepulciano”.
Ironia a parte, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ritiene completamente inappropriata e inopportuna l’esternazione del Governatore Marsilio, dal momento che da oltre dieci anni il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Consorzio Vini d’Abruzzo hanno avviato un dialogo che nel 2012 ha portato a un accordo sottoscritto dal Ministero delle Politiche Agricole, allora guidato dal Ministro Mario Catania, e le Regioni di riferimento. “Documento di “collaborazione” che purtroppo, soprattutto sul fronte abruzzese, evidentemente non ha mai trovato troppa responsività nella pratica dei fatti e l’episodio di ieri ne è l’ennesima conferma. Quanto alla risposta del Ministro Matteo Salvini sarà eventualmente la politica a prendere atto di questa infelice affermazione da parte di un alto rappresentante della Repubblica Italiana. Il Consorzio tuttavia, rappresentando la totalità dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano, si astiene dal fare commenti politici, pur considerando l’esternazione grave e offensiva nei confronti dei cittadini toscani e delle migliaia di aziende vitivinicole della regione che rappresentano l’Italia nel mondo e che grazie al loro impegno attirano nello Stivale milioni di visitatori all’anno contribuendo a rafforzare un comparto, quello del turismo, che rappresenta una importante voce nell’assetto economico nazionale. Approfittiamo di questa occasione per invitare nuovamente a Montepulciano il Ministro Salvini, questa volta fuori da campagna elettorale, per conoscere da vicino la realtà poliziana e l’altissima qualità dei prodotti del territorio con in testa il Vino Nobile di Montepulciano”.
Il Consorzio del Vino Nobile Di Montepulciano torna a ribadire con forza che la “querelle” con l’Abruzzo non può essere risolta solo da un lato. Proprio per questo, oltre che per la pluricentenaria storia che lega il vino toscano alla sua città, Montepulciano, ha portato avanti un percorso con la Regione Toscana fino alla modifica del Disciplinare di produzione nel 2021 con l’obbligatorietà di inserire in etichetta “Toscana”, proprio per venire meno alla confusione di mercato che si crea tra le due denominazioni riaffermando che il Vino Nobile di Montepulciano è rappresentativo di un territorio toscano e sinonimo di altissima qualità.