Violenza di genere, lezione al cinema per gli studenti del Caselli di Siena

Sala gremita al Metropolitan, con oltre 200 studenti per la visione del film di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani”. Iniziativa inserita nel ciclo di eventi organizzati dalla scuola per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Di Redazione | 23 Novembre 2023 alle 21:00

C’è ancora domani” di Paola Cortellesi non è solo un film campione di incassi ma un’opera d’arte dalla potenza narrativa che arriva alla testa e al cuore. Una pellicola che tratta perfettamente la tragica realtà della violenza di genere nel primo dopoguerra, evidenziando però come questo sia un fenomeno ancora troppo presente e radicato nella società di oggi. Per questo l’Istituto Caselli ha voluto, per un pomeriggio, fare lezione al cinema. Oltre 200 studenti al Cinema Metropolitan per la visione di questo film che è già entrato nella storia del cinema.

“Come scuola abbiamo l’obbligo di formare i ragazzi contro il femminicidio – spiega il docente di psicologia dell’Istituto G. Caselli Giacomo Vigni -. Uno degli strumenti e dei linguaggi più vicini ai giovani è anche quello del cinema e quindi abbiamo ritenuto che un film come questo può essere un messaggio anche più semplice per i ragazzi ma che allo stesso modo li possa sensibilizzare a questo argomento”.

Una iniziativa inserita nel ciclo di eventi a scopo educativo e sociale che l’Istituto di Via Roma ha voluto organizzare nella settimana che porta alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Il docente di psicologia Giacomo Vigni sottolinea l’importanza di momenti come questi all’apparenza extra-scolastici ma fondamentali per il necessario cambiamento culturale che deve partire dalle nuove generazioni.

“Siamo in un’epoca che è stata definita da alcuni autori “l’epoca delle passioni tristi”, per questo dalla scuola, già dalle scuole elementari, medie e superiori, sono gli anni della formazione e quindi parlare di tematiche che le riguardano da vicino è uno dei nostri obiettivi principali – prosegue il professore Giacomo Vigni -. Tutti insieme dovremmo lavorare sul territorio per sensibilizzare questi ragazzi anche a denunciare quando in casa vedono che qualcosa non va: amare non è picchiare o maltrattare. Abbiamo tutti diritto di essere amati in modo naturale e non violento.”



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