E’ un’anomalia diventata consuetudine quella dell’annuncio di giorni di cassa integrazione per i lavoratori del sito senese di Whirlpool. Anche nel mese di febbraio lo stabilimento si fermerà, ed i dipendenti saranno quindi costretti a subire l’ennesima decurtazione dello stipendio. La vicenda, ormai, va avanti da circa un anno.
“Stamani sono state convocate le Rsu per comunicazioni relative alla cassa integrazione del mese di febbraio – ha detto la segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero -. I giorni saranno in tutto otto: dal 19 al 23 e dal 29 al primo marzo. In più, nei giorni dal 26 al 28 febbraio e dal 4 all’8 marzo, si dovrebbe riprendere la produzione della linea big su doppio turno, mentre sarà ferma almeno fino all’8 marzo la linea small”.
Dall’azienda non sono arrivate rassicurazioni in vista di marzo, mese in cui è attesa la pronuncia dell’antitrust britannico sulla fusione tra Arcelik e Whirlpool. La speranza dei lavoratori e dei sindacati è che, con l’arrivo del nuovo gruppo ai vertici aziendali, gli investimenti sul sito senese tornino ad essere rilevanti: “Secondo i dati dell’ultimo report il gruppo Whirlpool ha aumentato gli utili e ridotto i costi ma noi continuiamo a non vedere investimenti su Siena – ha sottolineato Miniero -. Ci auguriamo che arrivino con il nuovo piano di reindustrializzazione perché, se così non fosse, la preoccupazione per la sopravvivenza del sito è tanta”.
Per arginare i disagi i sindacati chiederanno dei ristori per i lavoratori: “Il 12 febbraio abbiamo un incontro con l’azienda per chiedere un ristoro rispetto a quello che è stato il forte impatto della cassa integrazione sui lavoratori” ha concluso Daniela Miniero.
