Non arrivano buone notizie da Whirlpool. L’incontro che si è tenuto a Roma tra i sindacati e i vertici della multinazionale ha restituito una fotografia di un settore in crisi e di un’azienda in attesa di formalizzare quello che, di fatto, è un cambio societario. Più che concentrarsi sulla fusione con Arcelik i dirigenti di Whirlpool hanno messo nero su bianco le criticità che vivono i vari stabilimenti.
“Siena è stato il sito su cui sono arrivati meno investimenti – ha detto la segretaria generale Fiom Cgil Daniela Miniero -. Il milione di euro destinato al nostro stabilimento è servito solo per mettere a norma quel tipo di produzione”. Le difficoltà del sito sono confermate anche dal segretario Fim Cisl Giuseppe Cesarano: “Non c’è ancora una strategia per rilanciare Siena.
La cassa integrazione continua, adesso in modo strutturale. Salvo sorprese il trend sarà lo stesso di adesso, cioè con i lavoratori impiegati due settimane al mese fino a fine anno”. L’unica novità sulla questione Arcelik è “il fatto che il 23 ottobre l’anti-trust dovrebbe esprimersi sulla fusione con Whirlpool” ha riportato sempre Cesarano.
Vista la fumata nera scaturita da questo incontro la richiesta dei sindacati è stata quella di coinvolgere il ministro delle imprese Urso prima che il passaggio ad Arcelik venga formalizzato: “Abbiamo risposto chiedendo un incontro con Urso – ha detto Daniela Miniero -. Pensiamo che la discussione non possa essere affrontata con un gruppo uscente, dato che Whirlpool manterrà solo il 25%, e il confronto va spostato in una location istituzionale”.
Filippo Meiattini