La preoccupazione è reale, per questo le rappresentanze sindacali dei dipendenti senesi dello stabilimento Whirlpool hanno rinnovato la richiesta di un incontro con il Ministero dello sviluppo economico di fronte al vice prefetto di Siena Immacolata Amalfitano. L’annuncio da parte della multinazionale di “un accordo di acquisto di azioni con Arçelik A.Ş., per cedere le attività russe dell’azienda, tra cui il sito produttivo di Lipetsk, in Russia, e le operazioni commerciali dislocate a Mosca, in Russia, in Kazakistan e in altri Paesi limitrofi, ha generato di nuovo una forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento senese.
“La preoccupazione è per il destino dello stabilimento di Siena, ma anche per tutti gli stabilimenti in Italia e in Europa – spiega Massimo Onori, segretario generale Fiom Cgil -, visto che la multinazionale ha comunicato di voler rivedere le proprie strategie su tutta l’area Europa, Medioriente ed Africa. Il timore è che Whirpool possa decidere di dismettere gli stabilimenti e vendere a soggetti terzi, come è successo in Russia. E qui su Siena, avendo passato dieci anni in ammortizzatori sociali sta tornando la paura, anche perchè proprio ieri l’azienda ha comunicato alla Rsu che ad agosto ci saranno tre settimane di stop, a fronte delle due canoniche, perchè c’è un calo drastico dei volumi. E quello che ci preoccupa di più è che, ad oggi, la Whirpool non ha comunicato ai sindacati un piano industriale, quindi viviamo alla giornata”.