Whirlpool, il 31 ottobre stop alla produzione del sito di Napoli

L'azienda ha garantito investimenti per 250 milioni entro il 2021 confermando però la cessazione della produzione nel sito di Napoli per il 31 ottobre, a causa del calo di domanda globale per le lavatrici di alta gamma Omnia

Di Redazione | 22 Ottobre 2020 alle 16:16

Whirlpool, il 31 ottobre stop alla produzione del sito di Napoli

La produzione del sito di Napoli di Whirlpool si fermerà dal 31 ottobre. Una notizia, ufficializzata dalla stessa multinazionale oggi, che potrebbe avere riflessi anche sul futuro dello stabilimento senese, legato a un doppio filo con quello campano.

Come fatto sapere dall’azienda, Whirlpool EMEA ha incontrato oggi il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde, insieme ai delegati del Ministero del Lavoro e Invitalia, i sindacati e i rappresentanti delle Regioni Campania, Toscana, Lombardia e Marche e delle Istituzioni locali per proseguire il dialogo già avviato sul Piano Industriale Italia.

Durante l’incontro, Whirlpool ha sottolineato che l’azienda offre lavoro a oltre 5000 donne e uomini in Italia, e ha ribadito l’importanza strategica che il Paese ricopre per la regione EMEA . L’azienda è orgogliosa di avere il proprio centro direzionale per Europa, Medio Oriente ed Africa in Italia , dove con più 4 milioni di pezzi prodotti ogni anno, è di gran lunga il primo produttore di elettrodomestici – l’80% dei quali sono esportati in Europa e nel resto del mondo. Whirlpool – che in Italia ha già investito oltre 500 milioni di euro tra il 2015 e il 2018 – ha confermato l ’impegno a proseguire gli investimenti nel paese per 250 milioni di euro come previsto dal Piano Industriale Italia 2019-2021. Contestualmente, l’azienda ha ribadito di aver subito un drastico crollo nella domanda globale per Omnia – il
modello di lavatrici di alta gamma che viene prodotto nel sito di Napoli. Dal 2009 i volumi che sono diminuiti di circa il 70% passando da circa 700,000 a meno di 200,000 unità prodotte all’anno; questo ha portato lo stabilimento ad operare a meno del 30% della propria capacità produttiva, rendendo la situazione insostenibile sia per lo
stabilimento che per l’azienda.

Per questo motivo, 18 mesi fa l’azienda ha aperto un confronto sui potenziali scenari di transizione e ha cominciato a lavorare con i sindacati e gli interlocutori istituzionali – sia nazionali che locali – per trovare una soluzione sostenibile e minimizzare gli impatti della cessazione della produzione nello stabilimento di Napoli.

Ad ottobre 2019, l’azienda ha accettato di proseguire temporaneamente la produzione delle lavatrici di alta gamma Omnia, per offrire alle parti coinvolte più tempo per identificare una soluzione che purtroppo non è stata trovata. Per tale motivo, l’azienda ha confermato il 31 ottobre 2020 come data di cessazione della produzione. Non affrontare questa situazione potrebbe infatti compromettere ulteriormente la competitività industriale di Whirlpool in Italia.

Luigi La Morgia , Vice Presidente Operazioni Industriali per la Regione EMEA e Amministratore Delegato per l’Italia, ha dichiarato: “L’Italia è il Paese dove abbiamo la nostra sede direzionale per la regione EMEA, dove offriamo lavoro a 5000 donne e uomini e dove – lavorando quotidianamente con quasi 2000 fornitori dell’intero gruppo – contribuiamo all’economia nazionale per quasi un miliardo di euro all’anno. L’Italia rimane un polo strategico per Whirlpool, sia dal punto di vista industriale che commerciale . Pertanto, confermiamo gli investimenti per 250 milioni di euro previsti per il periodo 2019-2021, ribadendo il nostro impegno verso le persone a cui diamo lavoro e verso il Paese. Abbiamo a cuore le persone coinvolte e ci impegniamo a supportarle dal primo di novembre”.



Articoli correlati