Zanardi, condizioni stazionarie: notte tranquilla in terapia intensiva

In mattinata attesa un nuovo bollettino, i medici valutano quando sospendere la sedazione. Procedono intanto le indagini della Procura su dinamica del sinistro e organizzazione della staffetta

Di Redazione | 22 Giugno 2020 alle 9:24

Zanardi, condizioni stazionarie: notte tranquilla in terapia intensiva

Ha passato una notte tranquilla, quella tra domenica e lunedì, Alex Zanardi, ricoverato nel reparto di terapia intensiva alle Scotte di Siena a seguito del gravissimo incidente subito nella giornata di venerdì sulla sp 146. Il campione paralimpico bolognese, operato d’urgenza con un intervento neurologico e maxillo facciale, resta in coma farmacologico e in condizioni stazionarie, monitorato dal personale medico del policlinico senese che attende il momento migliore per sospendere la sedazione e valutare il quadro neurologico, che resta particolarmente delicato e incerto. Oggi è prevista in tal senso  una prima riunione collegiale del team sanitario.

I dottori sono fiduciosi vista la tempra dell’atleta, che mostra parametri confortanti. Tra le 11.30 e le 12 arriveranno nuovi bollettini medici aggiornati.

Il fronte inchiesta – Mentre l’intera Italia resta in trepidante attesa per conoscere il destino di Zanardi, la Procura di Siena procede con i suoi accertamenti, a seguito dell’apertura dell’inchiesta sul caso. Per quanto riguarda la dinamica del sinistro, questo non sarebbe stato causato da una distrazione alla guida di Zanardi. Lo ha assicurato il procuratore capo Salvatore Vitello, che ha spiegato come egli non stesse realizzando riprese col telefonino (ritrovato nella scocca del mezzo), ma avesse le mani saldamente sulla sua handbike, circostanza confermata anche dal videomaker amatoriale al suo seguito che ha filmato il sinistro. Procedono inoltre le verifiche sull’organizzazione della staffetta “Obiettivo Tricolore”, che a quanto risultato, non avrebbe ricevuto autorizzazioni ufficiali dalle autorità, viste le caratteristiche della manifestazione, tali da richiedere la chiusura della strada, come sostenuto dalla Federazione Ciclistica Italiana. La circostanza è stata ribadita anche dalla cognata di Zanardi, Barbara Manni, che ha parlato di una semplice uscita in bicicletta tra amici.



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