Dieci negozi a rischio per una bega condominiale. Arriva anche la Polizia

Di Redazione | 23 Gennaio 2017 alle 21:20

Dieci negozi a rischio per una bega condominiale. Arriva anche la Polizia

In via Celso Cittadini i condomini rivendicano la proprietà privata ma ci sono dieci negozi

Continua in via Celso cittadini la diatriba tra negozianti e condomini  al punto che nel pomeriggio di domenica 22 gennaio sono arrivate anche le Volanti della Polizia.

L’area davanti alle vetrine delle poche attività rimaste nella zona è infatti di proprietà privata dei condomini delle palazzine che già nel giugno scorso protestarono contro il passaggio di auto in tale zona. Comparirono infatti catene e cartelli per impedire l’accesso alla zona, ma le proteste dei commercianti  si fecero subito sentire ottenendo che i cartelli riportassero almeno la dicitura “consentito passo pedonale per i negozi”. I pochi negozianti della zona, tra cui anche una sanitaria, hanno molti clienti anziani e disabili che necessitano di poter parcheggiare davanti al negozio e quindi ritengono necessario tale passaggio per il proseguimento della loro attività.

Nel pomeriggio di domenica il negozio di abbigliamento ha fatto una piccola iniziativa in favore dei bambini che giocano in una squadra di calcio, donando loro maglie e pantaloncini. Quattordici bambini con i loro genitori hanno raggiunto il negozio, rigorosamente a piedi, hanno fatto una foto davanti alla vetrina e poi hanno fatto merenda all’interno del negozio.

Un via vai inconsueto e ritenuto eccessivo da qualche condomino che è entrato in azione raggiungendo il negozio e spiegando davanti a tutti e in maniera piuttosto accalorata, che, essendo in una proprietà privata, era vietato fare una simile festa senza aver ottenuto il permesso. E alle parole ha fatto seguire i fatti chiedendo l’intervento della polizia. Tra bambini che piangevano impauriti e genitori increduli e arrabbiati, gli agenti della Volante hanno preso le generalità dei presenti cercando di capire qualcosa in questa vicenda che ormai si trascina tempo ed ha portato anche a denunce.

Un braccio di ferro nel quale dovrà avere un ruolo anche l’amministrazione comunale, che per il momento non si è espressa, avendo tutti i negozi una regolare licenza e pagando le relative tasse. L’alternativa, ed il timore, è di veder chiudere, ad una ad una, tutte le saracinesche.

Nel pomeriggio di martedì 24 gennaio la consulta territoriale organizza un’assemblea tra sindaco, giunta e cittadini ed è possibile che venga trattato anche questo tema.

I titolari di un negozio, Massimo e Simone Vivarelli, hanno coinvolto a tal proposito in una conversazione su Facebook la capogruppo in consiglio comunale del Pd Carolina Persi che ha scritto: “La situazione giuridico/amministrativa sarebbe la seguente: Si tratta di una proprietà interamente privata dove i privati sono rispettivamente i condomini e i proprietari dei fondi nei quali sono state aperte Attività Commerciali. Il tutto risale a circa 30/35 anni fa. Sicuramente da parte del Comune c’è la disponibilità a supportare la risoluzione della controversia in essere ma ovviamente strumenti amministrativi non possono essere adottati in quanto, come detto sopra, la proprietà è privata. (Per fare un esempio banale: sarebbe come se il Comune intervenisse tra due condomini che si interessano dello stesso posto auto all’interno della loro proprietà privata) Confermo peraltro come già detto sopra che il comune non ha autorizzato cartelli o paletti, ma perchè essendo proprietà privata non lo può proprio fare”.



Articoli correlati