Visita senese per il figlio del sultano ministro degli esteri degli Emirati Arabi
I lussuosi pulmini neri con i vetri oscurati, parcheggiati per intere giornate in piazza Salimbeni, non sono passati inosservati. Appartengono all’entourage del figlio del sultano degli Emirati Arabi, che di quel paese è anche il Ministro degli Esteri. E’ arrivato a Siena subito dopo il Palio e dovrebbe ripartire nel pomeriggio di oggi, mercoledì 24 agosto. Con lui uno stuolo di persone, tutti uomini, accompagnati da un servizio di sicurezza di prim’ordine. Provare a scattare una foto al piccolo corteo che esce dal Grand Hotel Continental è impresa impossibile. Le guardie del corpo intervengono prontamente e invitano a cancellare i file con metodi gentili ma molto, molto risoluti.
Qualcosa però il sultano concede: “Abbiamo avuto anche troppa pubblicità (alla presenza a Siena di Sua Altezza il quotidiano La Nazione ha dedicato una pagina) – spiega con cortesia – e siamo in visita privata. Non vogliamo comprare nulla, abbiamo solo voluto visitare la città”.
Chi immagina il figlio del sultano, 46 anni, laureato e con a casa una moglie e quattro figli, in vesti tradizionali del suo paese sbaglia di grosso. Il Ministro degli Esteri ed i suoi seguaci vestono magliette o camice aderenti, jeans e sandali. Difficile intuire che quel gruppo di uomini si è potuto permettere di prenotare ben venti suite nel più elegante hotel senese.
