Indagine Caiata, la Cascina smentisce

Di Redazione | 24 Febbraio 2018 alle 11:27

Indagine Caiata, la Cascina smentisce

“Caffieri non è più responsabile della Cooperativa per la Toscana e l’Umbria”

La Cascina precisa in una nota stampa che Cataldo Staffieri, coinvolto nei controlli proprio per la gestione di numerosi bar e ristoranti di Siena con Caiata, non è più il responsabile della Cooperativa per la Toscana e l’Umbria e verifiche sono in corso per scoprire i motivi di questo allontanamento e se possa essere collegato alle attività che i due hanno in comune. Oppure ai rapporti con l’imprenditore kazako Igor Bidilo che ha effettuato numerosi investimenti nel senese ed è specializzato nell’affitto di aziende.

Ecco  la smentita del Gruppo La Cascina:

“La Cooperativa La Cascina Soc. Coop. P.A. comunica di aver appreso in data odierna, da diversi articoli di stampa pubblicati in merito, il presunto coinvolgimento del Dott. Cataldo Staffieri, qualificato dal giornalista come dirigente de La Cascina, in un’inchiesta che riguarderebbe Salvatore Caiata candidato alle prossime elezioni politiche per il Movimento 5 Stelle.
A tal riguardo e con riferimento alle notizie di stampa la Cooperativa precisa che:
Non ha intrattenuto alcun rapporto di consulenza e/o di collaborazione con il sig. Salvatore Caiata;
Gli esercizi “Conca d’Oro”, “Nannini Toselli” e “Nannini Massetana” sono stati ceduti dalla Cooperativa sin dall’anno 2016;
Il sig. Cataldo Staffieri ha concluso il proprio rapporto di lavoro con la Cooperativa dal mese di gennaio 2017, e non ricopre alcun incarico all’interno della Cooperativa;
La Cooperativa, per quanto noto, afferma inoltre che, l’operato del proprio ex lavoratore sig. Staffieri nella sua precedente carica di Direttore di Filale, è stato improntato ai principi della correttezza, conformemente alle procedure aziendali e di compliance della Cooperativa. La Cooperativa non ha mai avuto e non ha la proprietà o anche solo la gestione de il ristorante “Il Campo”. La Cooperativa, precisa l’assoluta correttezza e la trasparenza del proprio operato, il proprio nome è citato dalla stampa odierna in modo del tutto improprio e, pertanto, ogni riferimento alla Cooperativa, apparso in tutti gli articoli di stampa, è da considerarsi a scopo puramente diffamatorio. Si rammenta infine, ove ce ne fosse bisogno, che la legalità, la trasparenza e la correttezza della attività gestionale della Cooperativa e delle altre società del Gruppo La Cascina è stata a più riprese confermata di recente, dall’Autorità Giudiziaria”.



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