Un Community Hub presso il Palazzo del Capitano per valorizzare l'immobile

Di Redazione | 23 Marzo 2018 alle 12:20

Un Community Hub presso il Palazzo del Capitano per valorizzare l'immobile

Palazzo del Capitano ospiterà un community hub. E’ questo il nuovo progetto studiato dalla Fondazione Mps per valorizzare l’immobile, di cui è proprietaria dal 2003, situato in uno dei punti più suggestivi e frequentati della città, nella via che porta il suo nome, in prossimità del Duomo e del Complesso Museale del Santa Maria della Scala, con la volontà di riconsegnare alla comunità un bene dal significativo valore culturale.

 

Gli spazi individuati al piano terra del Palazzo, infatti, a seguito di opportune opere di ripristino a livello architettonico e impiantistico, si prestano all’allestimento di uno spazio comune che abbia finalità di pubblica utilità, nell’ambito del terzo settore. L’idea nasce dagli spunti che la molteplicità di interpretazioni di community hub suggeriscono: strutture a servizio della comunità, spazi flessibili, ibridi, che favoriscono l’inclusione sociale, che creano esperienze, opportunità per “allevare talenti”; punti di accesso per servizi di welfare, spazi di produzione e di lavoro, dove il coworking viene visto come prodotto intermedio o strumento di facilitazione per la costruzione di reti e di attività di co-progettazione e di innovazione sociale. Si tratta di luoghi di aggregazione, spazi che generano confronto e coesione tra comunità, attraverso diverse contaminazioni e sperimentazioni di nuovi modi di pensare e abitare la città.

Innovazione sociale, quindi, e spazi della città da vivere e abitare in maniera alternativa sono i concetti base su cui la Fondazione punta, declinati nella realizzazione del community hub a Palazzo del Capitano. Il progetto si va a inserire fattivamente in alcuni processi di rigenerazione urbana già attivi a Siena, dove la Fondazione svolgerà un ruolo specifico di facilitatore affinché pratiche, attori, sistemi di opportunità e risorse disponibili in campo locale trovino l’opportuna combinazione all’interno di uno spazio simbolico di elaborazione di istanze collettive, in cui le relazioni persone-comunità e comunità-spazio diventano protagoniste.

 

Per realizzare questo progetto, la Fondazione mette a disposizione gli spazi e le risorse finanziarie, ma è necessario che il “contenitore” venga animato. A tale proposito verrà emanato, a breve, un avviso pubblico di manifestazione di interesse, rivolto a soggetti operanti nel volontariato, cooperazione sociale e, più in generale, al terzo settore locale.



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