Vigni (Pd): "Confronto nel partito trasparente. Caiata, si faccia chiarezza. De Mossi-Brandani, rapporti poco chiari"

Di Redazione | 23 Febbraio 2018 alle 13:10

Vigni (Pd): "Confronto nel partito trasparente. Caiata, si faccia chiarezza. De Mossi-Brandani, rapporti poco chiari"

Il segretario dell’unione comunale: “L’intento è arrivare alla soluzione migliore nell’interesse della città”

Intervento del segretario Pd Simone Vigni: “Il confronto che sta animando il partito democratico al suo interno dimostra l’esistenza di una pluralità di ​sensibilità e ​vedute che ​considero una risorsa da tenere in considerazione nell’intento di arrivare alla soluzione migliore nell’interesse della città che sarà portata e discussa all’interno degli organismi dirigenti. Si tratta di una dialettica che avviene in maniera trasparente e alla luce del sole.”
“La gente normale, quella che affollava la sala del circolo Arci di Sant’Andrea ieri all’iniziativa fortemente voluta ed organizzata dall’Unione comunale di Siena con il Segretario nazionale Matteo Renzi, lo ha capito, chiedendoci che fino al 4 marzo tutti gli sforzi e l’impegno ​del partito ​siano concentrati nella campagna elettorale per le politiche ​, per consegnare il miglior risultato possibile al PD e per dare al territorio senese quella presenza autorevole in Parlamento, a partire dal ministro Padoan, che solo il ​PD può garantire.  Si è trattato di  una iniziativa di grande valore ​per il suo significato politico e ​successo per ​ la grande partecipazione registrata.

“Ancor più della visione diversa sul futuro della città che ognuno può legittimamente avere, a preoccuparci sono alcune mosse che si ​stanno ​ sviluppan​d​o sottotraccia e in maniera non altrettanto trasparente in seno ad altre forze politiche che hanno l’ambizione di contendere al centrosinistera il governo del paese e che possono incidere nelle dinamiche elettorali. Ne cito due, certo di segno ben diverso, che devono far ​pensare​  La prima; la Procura della Repubblica di Siena indaga per riciclaggio Salvatore Caiata, fortemente voluto da Di Maio capolista dei Cinque Stelle a Potenza. L’inchiesta parte dal cuore di Siena, da Piazza del Campo, dove Caiata aveva i suoi interessi imprenditoriali e i suoi legami. L’apertura di un’indagine non è certo una condanna – lo sappiamo bene noi del Pd che siamo garantisti non per convenienza – ma ciò che scrive oggi il Corriere della Sera ha risvolti preoccupanti. Per Siena, non per Potenza. E noi che teniamo a Siena e lavoriamo per darle un futuro migliore ​chiediamo come sempre che la magistratura faccia al più presto chiarezza sulla vicenda.

“La seconda; il candidato cosiddetto “civico” Luigi De Mossi sta pian piano raccogliendo la legittimazione dai partiti del centrodestra: Fratelli d’Italia, Udc e ieri Forza Italia. Mi chiedo perché anziché limitarsi a ringraziare i dirigenti di questi partiti, De Mossi, abbia voluto pubblicamente ringraziare Alberto Brandani. Interrogativo abbastanza inquietante e che cela ​rapporti trasversali poco chiari.  ​Sono aspetti che non possono essre taciuti da chi ha a cuore la tutela degli interessi di Siena e dei suoi cittadini che dovrebbero riflettere sugli aspetti evidenziati”



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