Si è svolta oggi, negli eleganti spazi di Villa Ermellina a Siena, la cerimonia di premiazione del concorso artistico promosso da 753 Hospitality in collaborazione con il Liceo Artistico Statale “Duccio di Buoninsegna” di Siena. Una iniziativa pensata per valorizzare il talento emergente dei giovani e, al tempo stesso, creare un legame profondo tra la storica struttura e la città.
A spiegare la filosofia del progetto è Nevius Glussi, promotore dell’iniziativa e Amministratore Delegato di 735 Hospitality: “L’idea di Villa Ermellina era di coinvolgere il più possibile la gente locale, quindi la città e la cittadinanza – racconta -. Si è pensato a un’opzione artistica, chiedendo a uno studente o una studentessa del Liceo Artistico di Siena di realizzare un’impressione artistica di Ermellina, la nobile signora a cui la villa è dedicata”.
Un progetto che non rimarrà solo simbolico, ma che troverà spazio fisico permanente nella struttura. Come conferma Giulia Vanni, Local Architect di Villa Ermellina:
“Verrà utilizzata una suite grafica all’interno dell’hotel per i vari usi di cui avremo bisogno. Qui c’è sempre una novità e una suite grafica serve senz’altro. Ci piaceva coinvolgere ragazzi senesi per renderli davvero partecipi della nuova identità di Villa Ermellina”.
Un’identità che vuole radicarsi nel territorio e dialogare apertamente con la città. Ancora Glussi sottolinea: “Villa Ermellina sta dialogando con Siena. Da qui abbiamo la vista più bella sullo skyline e siamo una delle strutture più importanti della città”.
A conquistare la commissione è stata l’opera di Isotta Morichelli, 18 anni, che ha scelto di interpretare la figura di Ermellina attraverso un tratto continuo digitale, dinamico e fortemente evocativo.

L’artista racconta così il suo percorso creativo: “Ringrazio per l’opportunità, e anche i professori che ci hanno proposto questo progetto. Per il mio elaborato ho usato la tecnica digitale, con un tratto unito, senza mai alzare la penna dall’iPad: volevo dare movimento e continuità all’immagine”.
La scelta di rappresentare direttamente Ermellina nasce da una connessione personale con la sua storia. “Ho deciso di raffigurare Ermellina per valorizzare la persona. Leggendo la sua biografia ho scoperto che è morta molto giovane, di parto, a 19 anni: un anno più di me. Mi ci sono un po’ rivista, era una ragazza quasi mia coetanea. La sua storia d’amore, il diario che ha lasciato… tutto mi ha colpita”.
Nel suo lavoro, Isotta ha voluto includere anche elementi araldici:
“Ho ripreso molto gli stemmi araldici e il riferimento all’ermellino, perché il suo nome stesso richiama quell’animale. Mi è sembrato un dettaglio significativo e delicato”.
L’opera verrà ora realizzata e diventerà parte integrante dell’identità visiva di Villa Ermellina, instaurando un ponte tra passato e presente, tra storia e creatività giovanile.