Caminetti e stufe a legna, obbligo accatastamento. Si rischiano multe fino a 3000 euro

Possibilità di mettersi in regola su sito Siert

Di Redazione | 1 Ottobre 2023 alle 18:30

Caminetti e stufe a legna, obbligo accatastamento. Si rischiano multe fino a 3000 euro

Ancora nessuno ha pensato di accendere il caminetto o la stufa a legna, viste le temperature estive, ma chi ne ha uno in casa deve affrettarsi a comunicarlo alla Regione, altrimenti rischia una multa fino a 3000 euro. La Regione Toscana infatti ha imposto l’obbligo di dichiarare gli impianti presenti nelle abitazioni per valutare l’impatto ambientale.

I cittadini che non hanno ancora provveduto ad accatastare il proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse secondo quanto previsto dalla delibera regionale n.222 del marzo scorso, da oggi potranno mettersi in regola gratuitamente tramite la pagina web del Siert (www.siert.regione.toscana.it) accedendo tramite Spid o Cns.

Il procedimento è informatizzato, rapido ed intuitivo, non prevede alcuna spesa e non necessita di interventi di tecnici specializzati. Può essere fatto in qualsiasi momento e solleva il cittadino da possibili responsabilità nel caso in cui l’impianto dovesse essere oggetto di  controlli.

La Regione ha deciso di censire il numero di apparecchi a legna presenti nel territorio, che sono quelli più critici per l’emissione di polveri sottili (le cosiddette pm10), tra i principali fattori inquinanti delle città. L’obbligo riguarda sia i nuovi che i vecchi impianti. Fino al 30 settembre non erano previsti controlli, mentre dall’inizio del mese di ottobre il personale dell’Agenzia regionale recupero risorse potrà verificarne l’effettivo accatastamento. Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i camini dismessi e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione. In questo caso il cittadino non dovrà fare la procedura di accatastamento, ma solo una auto dichiarazione, il cui modulo è scaricabile sempre dal sito del Siert.

Per chiarire eventuali dubbi o per chi incontra difficoltà nelle procedure informatiche, è attivato il numero telefonico 800151822, a cui è possibile chiedere informazioni o fissare un appuntamento presso un ufficio territoriale di ARRR.

Nel caso di futuri controlli, laddove l’impianto non risultasse in regola, la delibera prevede comunque  la possibilità di procedere, senza incorrere in sanzioni, all’accatastamento entro e non oltre 30 giorni dalla data del controllo.



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