Un uomo di 67 anni, residente a Prato, è comparso è comparso ieri mattina – 6 ottobre – davanti al Gip Andrea Grandinetti del Tribunale di Siena per un interrogatorio di garanzia relativo all’accusa di violazione della misura del divieto di avvicinamento nei confronti di una donna residente a Chiusi. L’episodio contestato risale a venerdì 3 ottobre quando secondo la ricostruzione della Procura di Siena l’indagato avrebbe violato le prescrizioni imposte dal giudice avvicinandosi alla persona offesa, già destinataria di precedenti condotte persecutorie.
La vicenda odierna si inserisce in un quadro giudiziario più ampio: l’uomo è già sottoposto dal 15 aprile scorso alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa nell’ambito di un procedimento principale per atti persecutori, sempre ai danni della stessa donna.
L’udienza di questa mattina ha riguardato esclusivamente la presunta violazione della misura avvenuta in data 3 ottobre per il quale la Procura aveva chiesto l’aggravamento della misura cautelare con nuovi arresti domiciliari. Il giudice, tuttavia, ha rigettato la richiesta in quanto gli arresti domiciliari erano già stati attuati, contemporaneamente all’arresto avvenuto il 3 ottobre, nell’ambito del procedimento principale per atti persecutori.
Secondo quanto emerge dagli atti, l’uomo – difeso dall’avvocato Andrea Torri del foro di Prato – è accusato, nel fascicolo principale, di aver messo in atto tra maggio 2023 e aprile 2025 una serie di condotte ritenute persecutorie e vessatorie ai danni della stessa persona offesa, tra cui invii indesiderati di regali e messaggi, appostamenti e un episodio di presunta aggressione fisica. In quest’ultimo procedimento, invece, viene contestato esclusivamente l’ultimo episodio di avvicinamento non autorizzato.