L'addio a Raffaele Taglialatela: il ricordo di Tonino Zorzi

Intervenuto ieri sera durante la trasmissione di Siena Tv Planet Basket, l'ex coach biancoverde ha voluto ricordare l'amico Taglialatela: il loro legame andava ben oltre il campo

Di Redazione | 18 Marzo 2021 alle 16:31

L'addio a Raffaele Taglialatela: il ricordo di Tonino Zorzi

Sono passati ormai quattro giorni da quando, proprio durante una domenica di basket come tante ne ha vissute in prima persona, ci ha lasciato Raffaele Taglialatela, figura storica del basket cittadino. Sui social non si sono sprecati i ricordi di chi lo ha conosciuto, dei suoi amici e dei suoi compagni, che hanno voluto ricordare con affetto “Lele“, come tutti lo chiamavano. Una dedica speciale è arrivata però durante il programma di Siena Tv “Planet Basket“, andato in onda ieri sera, durante il quale è intervenuto per omaggiare e ricordare il suo amico un gigante della pallacanestro italiana come Tonino Zorzi, che ha condiviso con lui non solo gli anni senesi ma un’amicizia che ha resistito alla distanza e al tempo.

“Parlare di Lele per me è sempre emozionante, così come era emozionante quando veniva qua a Gorizia a trovarmi: il nostro legame non era solo per la panchina ma era un rapporto di amicizia che andava oltre, anche alle distanze. Per me è stata una perdita grandissima”. Queste le parole di Zorzi, visibilmente emozionato nel ricordare il suo caro amico. “Scherzavamo su tutto, quando tornavamo nello spogliatoio ci raccontavamo tutto quello che era avvenuto durante gli allenamenti o le partite, e Lele, che di basket ne capiva, mi raccontava sempre di qualche scherzo fatto con la squadra”.

“Per raccontarvi “chi era Lele”: prima della partita con Caserta ci fu un parapiglia, tanto che un poliziotto, visto un coltello nelle mani dei casertani, sparò in aria. Bucci e Bantom, che erano americani, si buttarono sotto al tavolo dei segnapunti urlando “Colt! Colt!” cioè “Pistola!”; si vede che erano più abituati di noi. Io mi accucciai a terra, mentre Lele rimase al suo posto, seduto sulla panchina, a vedere quello che succedeva. Tutti erano impazziti, lui era calmo e tranquillo così come si è sempre dimostrato. Era molto bravo nel calmarmi, nel tranquillizzarmi. Ero veramente legatissimo a lui. Non mi vergogno a dirlo: quando ho saputo la notizia ho pianto, e così come me sicuramente tanti suoi amici e compagni, tutti legatissimi a lui, perché era un uomo che si meritava questo ed altro e che se n’è andato troppo presto”.

“Mi mancherai tanto Lele, come il più grande amico fraterno che abbia mai avuto. Riposa in pace. E se fai qualche contropiede lassù cerca di vincere, come speravi sempre di fare. Ti voglio bene. Ciao”



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