Aggressione nella notte all'Autogrill di Montepulciano: la denuncia di Filcams CGIL

"Sono anni che chiediamo di affrontare il problema del monopresidio, rischio alto per chi lavora in solitaria soprattutto tra le 22 e le 6 del mattino" scrive il sindacato

Di Redazione | 27 Agosto 2021 alle 16:21

Aggressione nella notte all'Autogrill di Montepulciano: la denuncia di Filcams CGIL

Erano le 3 di notte di qualche giorno fa quando, all’interno di un Autogrill a Montepulciano, è avvenuta l’aggressione di un dipendente, che soltanto grazie alla propria prontezza di riflessi è riuscito a evitare conseguenze gravi. “Sono anni che chiediamo di affrontare il problema del monopresidio, evidenziando il rischio che corrono i dipendenti che svolgono in solitaria il servizio soprattutto tra le 22 e le 6 del mattino” scrive la Filcams Cgil.

“Si parla tanto di sicurezza, senza però intervenire concretamente nelle circostanze più cruciali nelle quali viene messa apertamente in discussione – dice il sindacato – Quello del monopresidio resta un problema pressante, una spina nel fianco dei lavoratori: turni solitari spesso di 8 ore continuative, durante i quali gli addetti devono gestire la cassa, il banco e fare vigilanza, esposti al contatto con una clientela talvolta imprevedibile e di difficile gestione. Un’organizzazione non più sostenibile”.

Da due anni e mezzo a Montepulciano i dipendenti sono confinati a lavorare in piccoli container, dopo la chiusura del locale a ponte sgomberato per motivi di sicurezza nell’ottobre 2018. Autogrill si era impegnata con il sindacato, il Comune di Montepulciano e la Regione Toscana ad aprire due locali di dimensioni adeguate, che non sono ancora stati allestiti. Una situazione particolarmente difficile per il punto ristoro di Montepulciano, aggravata poi dalle conseguenze dell’emergenza covid.

“Dov’è il valore della prevenzione, dov’è il valore della tutela dei dipendenti?” chiede la Filcams Cgil di Siena. “Episodi spiacevoli come questi non sono ormai casi isolati, si tratta dell’ultima di una serie di aggressioni.  Autogrill giustifica il monopresidio con argomentazioni di carattere economico, limitandosi a consegnare ai propri dipendenti un dispositivo elettronico definito in maniera emblematica “uomo a terra”, il quale in caso di rilevamento della posizione a terra del dipendente dovrebbe inviare un segnale di allarme.
Uno strumento di scarsa efficacia, che non tutela affatto l’incolumità dei dipendenti, ma si limita a segnalare una situazione di pericolo ormai a uno stadio avanzato”.

“È questa la prevenzione, è questo il valore della vita e della sicurezza?” si chiede la Filcams Cgil. “Nel 2021 non è possibile tollerare una posizione simile, soprattutto da parte di una multinazionale leader nel suo settore. Autogrill, diventi leader anche nella prevenzione delle aggressioni”.



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