Al via la nona edizione di "Orizzonti Verticali - Arti sceniche in cantiere”

In programma a San Gimignano dal 20 agosto fino a domenica 22

Di Redazione | 19 Agosto 2021 alle 11:55

Al via la nona edizione di "Orizzonti Verticali - Arti sceniche in cantiere”

Venerdì 20 agosto al via la nona edizione del Festival “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere”, in programma a San Gimignano (Siena) fino a domenica 22. Il festival è diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, a cura della Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, con il contributo di MIC (Ministero della Cultura), Regione Toscana e Comune di San Gimignano – Assessorato alla Cultura, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Alle 18, l’artista Sebastiano Pelli apre il festival con la perfomance Lastcallforhumanity, presso la Loggia del Teatro dei Leggieri in Piazza del Duomo. Dalle 19 alle 20.30 si terrà l’installazione/perfomance Canti dell’infinito andare in ricordo di Giuliano Scabia presso il Giardino Gigli in via Piandornella, con Annibale Pavone. Alle 20, in Piazza Pecori, si terrà un incontro su realtà virtuale e arti sceniche. Dalle 21 alle 22.30, presso il Giardino Beconcini in Piazza Pecori, prima nazionale dello spettacolo in Virtual Reality fruibile con visori Oculus L’imputato non è colpevole/Processo a Soghomon Tehlirian di Compagnia Giardino Chiuso.

Il festival si apre alle 18 con la perfomance Lastcallforhumanity dell’artista Sebastiano Pelli, a cura di Andrea Montagnani, Alessio Vigni, progetto sonoro Francesco Macheda, durante la quale verrà assemblato un gigantesco megafono nella Loggia del Teatro dei Leggieri in Piazza del Duomo per dare voce ad una Natura accantonata e sopraffatta da un’umanità sorda. La perfomance è un richiamo all’attenzione, una sollecitazione di animi e coscienze, un eco di suoni e sensazioni che diversamente rimarrebbero indifferenti o muti. Proprio questa “amplificazione” ne sottolinea la connessione con Orizzonti Verticali e, grazie all’opera di Sebastiano Pelli, le voci del “teatro” potranno non rimanere mute

Dalle 19 alle 20.30 in programma l’installazione/perfomance Canti dell’infinito andare, un ricordo poetico di Giuliano Scabia e della sua arte con Annibale Pavone, consulenza drammaturgica Andrea Mancini, produzione Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa. In uno splendido giardino gli scritti di Giuliano Scabia trovano rifugio e protezione, per essere visitate, sfiorate, recitate. Così le sue parole “vaganti” saranno ascoltate ancora e ancora, in un “infinito andare”.

 

Alle ore 20, in Piazza Pecori, si tiene un incontro su realtà virtuale e arte scenica per parlare delle nuove tecnologie e la sperimentazione applicata alle arti performative, più nello specifico al teatro e alla danza. Per parlare di questo tema è stato invitato Andrea Paolucci del Teatro dell’Argine. L’incontro precede la performance/presentazione in prima nazionale dello spettacolo proposto in realtà virtuale L’imputato non è colpevole /Processo a Soghomon Tehlirian, prodotto da Giardino chiuso e Fabbrica Europa con la regia di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, che si tiene presso il Giardino Beconcini in Piazza Pecori dalle 21 alle 22.30. Annibale Pavone e Sebastiano Geronimo sono i protagonisti dello spettacolo. Il lavoro è realizzato in Virtual Reality e   fruibile con visori Oculus, e riaccende i riflettori sul celebre processo berlinese in cui Soghomon Tehlirian, studente armeno, colpevole dell’assassinio di Talaat Pascià, uno dei Giovani Turchi responsabili del genocidio armeno, fu assolto. Con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica   d’Armenia in Italia e dall’Associazione Unione degli Armeni d’Italia. Il progetto vince nel 2021 il bando Così remoti, così vicini – Nuove idee per un teatro a distanza della Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Regione Toscana. Si potrà assistere allo spettacolo virtuale su prenotazione, con due postazioni Oculus disponibili.

 

Questa nona edizione è l’evoluzione di Orizzonti Verticali_sentieri di carta, realizzato l’anno scorso nella situazione emergenziale della pandemia. Nel 2020 il format del Festival si era trasformato in una grande performance della durata di tre giorni in cui gli spettacoli proposti si fondevano in un unico pensiero, in difesa della cultura, del patrimonio teatrale e di tutto lo spettacolo dal vivo. Quel progetto Orizzonti Verticali_sentieri di carta ha ottenuto il riconoscimento dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.

 

Orizzonti Verticali 2021 propone agli spettatori un viaggio nei “giardini chiusi” (hortus conclusus) di San Gimignano, in cui si materializzeranno performance e spettacoli che utilizzeranno vari linguaggi artistici, in alcuni casi non dialoganti tra loro, ma sicuramente necessari l’uno all’altro. Nei “giardini chiusi” di OV 21 si potranno incontrare artisti e pensatori diversi, che provengono dalla danza contemporanea, dal teatro, dalla musica, dalla performance, dall’installazione fino alla letteratura.

 

Tutti gli appuntamenti sono pensati per poche persone , per poter vivere una suggestione particolare in quegli spazi nascosti , idealmente protetti dal cambiamento repentino della nostra società che rischia di far “dimenticare felicemente tutto”, di far dimenticare un’arte che ha necessita’ di uno scambio umano e di una libertà di ascolto e di visione. Ricominciare dall’intimo per poter riaprire le piazze e i grandi palcoscenici.

 

Orizzonti Verticali, che amplia la programmazione del Festival Fabbrica Europa, è un progetto condiviso con la Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Ente Regionale per lo spettacolo dal vivo riconosciuto dalla Regione Toscana, per dare concretezza alla diffusione e all’offerta artistica su tutta la Toscana. L’interconnessione tra i due progetti è la naturale prosecuzione che la Fondazione ha come obiettivo, quello di esplorare territori fecondi e propulsivi per alimentare un pensiero artistico contemporaneo libero e propositivo.

OV è nato nel 2013 a San Gimignano ed è curato da Compagnia Giardino Chiuso e da Fondazione Fabbrica Europa, con il contributo di MiC, Regione Toscana e Comune di San Gimignano – Assessorato alla Cultura, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.



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