Allarme tagli 118 senese, le forze politiche cittadine: "Un'eccellenza che non va smantellata"

Di Redazione | 29 Giugno 2018 alle 21:43

Allarme tagli 118 senese, le forze politiche cittadine: "Un'eccellenza che non va smantellata"

Timori per la rimozione dei medici dalle ambulanze e dell’automedica da alcuni presidi

Nuova riorganizzazione del 118, il rischio di tagli al comparto senese (via il medico dalle ambulanze e auto medica rimossa in alcuni presidi) sta allarmando le forze politiche cittadine. Le novità entrerebbero in vigore a luglio, dopo il Palio: una tempistica che insospettisce molti. (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/marchetti-forza-italia-lancia-lallarme-palio-regione-pronta-tagliare-118-senese/)

In Campo: “Da anni i medici del 118 attendono una stabilizzazione più volte promessa. Con dedizione assoluta e grande spirito di servizio negli ultimi 20 anni, hanno fatto un servizio di grande qualità per i nostri cittadini facendo risparmiare tempo e denaro alla comunità ottimizzando le cure a domicilio e risolvendo gran parte delle problematiche più e meno urgenti. Dal 4 luglio prossimo tutto cambierà: uno dei due medici del 118 attualmente operanti h24 su Siena verrà sostituito da un infermiere. Ciò si tradurrà in un indebolimento della risposta clinico—assistenziale domiciliare con inevitabile aumento dell’afflusso al Pronto Soccorso, già gravato da da un grande numero di accessi impropri. Domani che il medico del 118 non sarà presente perché sostituito da un infermiere questa funzione di filtro si indebolirà poiché diverso è il profilo di conoscenza e diversa la possibilità di fare diagnosi e terapia. Dunque sarà meno completa e tempestiva la risposta, con evidente incremento del ricorso alla ospedalizzazione impropria. Anche la figura professionale dell’infermiere, affiancato dal solo volontario, verrebbe caricata di una responsabilità che non vorrebbe e non dovrebbe prendersi, ma che inevitabilmente dovrà fare.
Il tutto accade nel più assordante silenzio. Infatti i medici che perderanno il lavoro non sono stati informati e vivono nell’incertezza più assoluta, in un modello autoritario ed autoreferenziale che noi rigettiamo nel modo più assoluto. Perché nessuno ha esposto con chiarezza ciò che si sta preparando? Non solo nessuno chiarisce dove andranno a finire questi precari che perderanno la postazione di Siena, ma ancora più incredibilmente su alcuni blog si diffonderebbe la falsa notizia che i medici dell’emergenza sono carenti numericamente. E’ Falso. Sono tanti e in cerca di un ruolo definitivo promesso tante volte dai vertici ASL e mai mantenuto. Il 118 a Siena rappresentava finora una eccellenza, e si sarebbe dovuto lottare affinché venisse mantenuto, e addirittura ripristinato anche nelle altre realtà. I cittadini senesi sono informati? Il nuovo sindaco, al quale spetta promuovere la città ma anche tutelare la salute dei cittadini, cosa ha intenzione di fare?”.

Sena Civitas: “Manifestiamo la propria stima al consigliere Marchetti che per primo, avendo presentato relativa interrogazione in Consiglio Regionale, ha chiesto contezza alla Giunta del Governatore Rossi (PD) in merito alla riorganizzazione del 118 senese. Troviamo, così, conferma che il nostro interesse sull’argomento, già dal luglio 2017, non è affatto peregrino, nonostante il silenzio dell’allora sindaco Valentini, garante dello stato di salute della cittadinanza fino al 23 giugno scorso. Per tranquillità dei cittadini, ci preme comunicare che sulla zona senese il numero di medici rispetto all’anno scorso si è ridotto di una sola unità e che il personale medico ha già calendarizzato una turnazione completa che copre tutta la zona senese, composta dai presidi di emergenza territoriale (PET) Siena 1, Siena 2, Radda, Rapolano, Montalcino e Monticiano, fino alla fine del mese di luglio”

“È lecito pensare, dato l’insediamento recentissimo del nuovo sindaco, che qualunque decisione in merito possa essere posticipata a fine mese, dando modo e tempo alla nuova giunta di costituirsi e alla AUSL SE di produrre dati oggettivi sui quali aprire un confronto. Stupisce e preoccupa, perciò, la volontà “aretina” di chiudere frettolosamente il PET Siena2, adducendo come motivazione l’impossibilità a coprire i turni e viene da pensare che l’indirizzo assunto dalla AUSL SE risponda più a logiche regionali di sperimentazioni su territori specifici che alla salvaguardia di un servizio tanto delicato su un territorio vasto, com’è quello della nostra provincia. Riteniamo, inoltre, che qualsivoglia modifica al modello attuale – in funzione egregiamente da venti anni – risulti ancor più inopportuna e frettolosa se adottata nel periodo di massimo afflusso turistico e con la corsa dei due pali, anche in considerazione del parere negativo già espresso nel merito dal mondo del volontariato (Misericordie, ANPAS e CRI), che non ha mancato di sottolineare ai vertici regionali la pericolosità di qualsivoglia modifica per la tenuta del sistema 118 nel suo complesso. Auspichiamo, dunque, che nel rispetto di tutti i ruoli coinvolti, visto che fino a luglio esiste già una calendarizzazione a copertura dei turni, la AUSL SE provveda a fornire tutti i dati utili e necessari ad una disamina dell’attività del PET Siena2 (n. di interventi, per quale codice colore e tipo di patologia, n. di pazienti trattati a domicilio etc, dati per altro reperibili sul data base regionale) in modo da procedere ad un’analisi e successivo confronto con quanto previsto dalla normativa nazionale sulla dotazione dei mezzi di soccorso avanzati e l’attuale organizzazione del “soccorso” nella nostra provincia. Inutile dire che se in Toscana vi sono zone che non rispondono agli standard previsti questo non è un buon motivo per andare “sotto standard” anche a Siena!”



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