Allerta frodi informatiche a Siena, Confesercenti: "Shopping online più consapevole"

Di Redazione | 10 Luglio 2019 alle 17:59

Allerta frodi informatiche a Siena, Confesercenti: "Shopping online più consapevole"

Il Presidente Provinciale Nannizzi commenta il quadro emerso nei giorni scorsi

Allerta frodi informatiche negli acquisti online: dati preoccupanti a Siena. Il commento del presidente provinciale Confercenti Leonardo Nannizzi: “I dati esposti lunedì nel comitato per la sicurezza contengono evidentemente aspetti  confortanti che meritano senz’altro di essere evidenziati. Il trend decrescente per furti e rapine è tutt’altro che un risultato scontato, ed è giusto rimarcare come l’infrastruttura pubblica per la videosorveglianza sia l’effetto concreto di sollecitazioni e sforzi prodotti da più soggetti della comunità  senese”.

“La grossa preoccupazione espressa nell’occasione dal Prefetto riguarda un altro fattore: in concomitanza con la  diminuzione dei reati in senso generico c’è invece un netto aumento delle truffe telematiche che ci porta ad essere una delle cinque città d’Italia con il maggior numero, in rapporto agli abitanti, di tali reati. Questo ci porta anche a ribadire un concetto che, organizzazioni come la nostra hanno espresso più volte negli anni. Preso atto che quella delle truffe on line è forse l’unica attività  criminosa in evidente crescita, le cose da fare sono soprattutto due. Una è una crescita della competenza tecnologica da parte dei cittadini, e non di meno delle imprese. L’altra è una maggiore consapevolezza di tutto ciò  che comporta  lo shopping su internet. Spesso si privilegia questa scelta d’acquisto in virtù di un prezzo apparentemente molto più basso, che però non tiene conto dei costi occulti o indiretti, come appunto la frode, in cui il consumatore può  incappare”.

“Questo fatto genera tre effetti negativi.  Il primo è il danno al consumatore truffato, il secondo all’esercente a cui viene tolta una fetta di mercato e di lavoro in modo improprio, sleale ed ingannevole ed il  terzo, altrettanto importante, con la chiusura delle attività commerciali rischiamo la desertificazione dei centri urbani che produce sicuramente una percezione di minor vivibilità e sicurezza. Se un prodotto è disponibile anche nel negozio fisico vicino casa è  bene valutare anche questo aspetto, oltre al fatto che mantenere accese le luci delle vetrine in un centro abitato è  un “antifurto diffuso” tra i più  efficaci”.



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