Apertura anno accademico Unisi, la rappresentante degli studenti a Mattarella: "Venga a visitare mense e residenze"

Fuga dei giovani, investimenti nella ricerca ritenuti insufficienti, disparità ed esclusività agli studi: l'intervento di Rosalia Selvaggi in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università di Siena

Di Redazione | 15 Novembre 2021 alle 12:33

Apertura anno accademico Unisi, la rappresentante degli studenti a Mattarella: "Venga a visitare mense e residenze"

Apertura anno accademico Università di Siena, a prendere la parola è stata anche la rappresentante delle studentesse e degli studenti Rosalia Selvaggi, che non usa mezze misure e parla, davanti alla magistrale platea, con un tono critico riguardo alla poca attenzione verso gli studenti e al poco tempo loro concesso.

Un cenno al Covid-19 su come ha deteriorato il rapporto tra Università e studenti, creando disagi nell’approccio alla didattica e aumentando disparità ed esclusività agli studi. La didattica a distanza deve essere un ulteriore mezzo per accedere allo studio e non una sostituzione alla didattica in presenza. La Selvaggi torna sull’argomento particolarmente caro ai giovani: la fuga di cervelli, la fuga degli studenti italiani all’estero, che fuggono da un Paese in cui non viene premiato il merito e dove invece vi sono ingiustizie e classismo. Una critica arriva anche al Governo e alla Legge di Bilancio del PNRR in cui non si fa accenno alle Università e allo studio, attraverso cui la giovane chiede: cosa ne vuole fare il Governo dei giovani studenti e del futuro dei giovani? Infine Rosalia Selvaggi ha ringraziato il Presidente Mattarella della presenza e di aver partecipato all’inaugurazione di questo anno accademico, che ha portato alla risistemazione in tempi stretti della Cripta di San Francesco, un ringraziamento un po’ polemico perché la giovane invita il Presidente a visitare anche le residenze universitarie e le mense universitarie perché la sua presenza possa essere risolutiva dei problemi che le riguardano. Le stesse istanze sono state avanzate durante un successivo sit in dagli studenti in Piazza Matteotti.



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