Appuntamento a Siena per consegnare la stufa venduta su internet: coppia truffata, denunciato imbroglione via web

Di Redazione | 28 Gennaio 2017 alle 11:56

Appuntamento a Siena per consegnare la stufa venduta su internet: coppia truffata, denunciato imbroglione via web

Truffatore via web bloccato dai Carabinieri e denunciato

Ha venduto loro una stufa a pellet su Internet, dopo un acconto ha dato alla coppia un appuntamento a Siena, ma poi non si è presentato. E’ quanto denunciato ai Carabinieri di Siena da una coppia di romagnoli di Bagnacavallo. “Allettati” dal basso costo di una stufa a pellet di una notissima e prestigiosa marca, fotografata e proposta come nuova sulla una nota vetrina telematica, per un prezzo ridottissimo rispetto al valore di mercato, da un presunto venditore senese che, se pur a malincuore, se ne doveva sbarazzare, avendo realizzato un impianto di riscaldamento a metano di ben alto spessore. Il prezzo di vendita proposto al pubblico era di soli 350 euro, così la coppia di romagnoli ha effettuato la richiesta ricarica in PostePay al presunto venditore di un acconto di 200 euro.  Il venditore dava appuntamento ai due, affinché potessero ritirare l’attrezzo magnifico e saldare il conto a Siena. Raggiunta la città, non riuscivano più a mettersi in contatto col loro truffatore che, finalmente, disvelava la propria natura. Furenti di rabbia per il danno e per la beffa, si proiettavano verso la caserma dei Carabinieri di Viale Bracci, ove sporgevano una dettagliata denuncia querela contro ignoti.

I Militari dell’Arma si mettevano subito all’opera, lavorando su banche dati e sofisticati software d’indagine, sino a identificare, dopo un mese di ricerche, l’autore del misfatto, anzi dei misfatti, perché quella stufa fasulla era stata venduta più volte in tutt’Italia e, a parte il danno derivante dalla mancata consegna dell’oggetto della trattativa, i vari acquirenti erano anche stati dirottati in ogni dove, col gusto sadico di buggerarli sino in fondo. Naturalmente la carta postepay veniva svuotata automaticamente ad ogni ricarica, con dirottamento dei fondi su un conto corrente dell’isola di Malta, intestato ad un italiano della Provincia di Prato. È molto improbabile che le vittime delle quindici truffe ricostruite possano recuperare qualcosa. L’esperienza potrebbe però essere loro utile per non cascarci mai più. I carabinieri raccomandano grande attenzione, anche agli acquisti in contrassegno. Nel frattempo l’uomo è stato denunciato per truffa continuata alla Procura di Siena dai Carabinieri della Stazione di Viale Bracci. Avrà un processo, così a Siena ci dovrà venire pure lui per allungare la lista delle condanne collezionate sul casellario penale.

 



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