Arrestato Capuani, ex dirigente del Poggibonsi: infiltrazioni della 'Ndrangheta

Di Redazione | 5 Aprile 2017 alle 15:09

Arrestato Capuani, ex dirigente del Poggibonsi: infiltrazioni della 'Ndrangheta

Scandalo italiano nel calcio spagnolo: arrestato Nobile Capuani

Scandalo italiano nel calcio spagnolo, coinvolto anche un sambenedettese: è Nobile Capuani, per alcuni mesi dirigente del Poggibonsi calcio dall’estate scorsa, dopo l’addio della famiglia Pianigiani. Dopo il sorprendente 12-0 del Barcellona B sabato all’Eldense, in Segunda B della Liga il presidente del club alicantino, fondato nel 1921, ha subito presentato una denuncia a procura e Liga, ipotizzando una partita truccata e puntando il dito contro un gruppo di “investitori italiani” entrato nella società in gennaio. Il quotidiano online “ElConfidencial”, che cita fonti dell’inchiesta, scrive che la vicenda evidenzia una infiltrazione della ‘Ndragheta, e della rete di scommesse illegali che controlla in Asia, nel calcio spagnolo. La polizia ha arrestato l’allenatore dell’Eldense Filippo Vito di Pierro e il capo del ‘gruppo di investitori’ Nobile Capuani.

L’ipotesi di accusa è presunta corruzione fra privati. Il gruppo di ‘investitori’ aveva fatto venire dall’Italia diversi calciatori di livello inferiore che avrebbero pagato per giocare. Alcuni si sarebbero prestati alla truffa. Il presidente del club David Aguilar ha annunciato l’immediata rescissione del contratto con il gruppo di italiani capeggiato da Capuani che in gennaio con la promessa di una pioggia di investimenti, mai arrivati, aveva preso la direzione sportiva e finanziaria del club. Stando a “ElConfidencial” non ci sarebbe alcun “gruppo di investitori” dietro a Capuani, che aveva preso il controllo del club con altri collaboratori italiani fra cui Ercole di Nicola, coinvolto in Italia nel 2015 nella macro-inchiesta sulle partite truccate Dirty Soccer.

Uno dei giocatori dell’Eldense, Cheick Saad, che si era rifiutato di scendere in campo sabato contro il Barca B, ha denunciato subito dopo la partita che l’incontro era stato “venduto” da alcuni suoi compagni, di cui non ha fatto i nomi. Secondo Saad potrebbero avere ricevuto 150mila o 200mila euro a testa. Diversi giocatori del club oggi sono stati interrogati dalla polizia. L’ipotesi è che alcuni di loro siano stati indotti a giocare male o fare errori in momenti cruciali per propiziare una ‘goleada’ su cui sarebbero state fatte lucrose scommesse in Asia. Era previsto, ha riferito un giocatore, che il primo tempo finisse 8-0, e cosi è stato. Il Barca B, leader incontestato della Segunda B (l’Eldense è ultimo e sicuro di retrocedere), è stato protagonista involontario della presunta truffa. “Non c’entra nulla. Ha fatto solo quello che sa fare” ha chiarito Sheick Saad, “segnare gol”.



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