A circa un anno e mezzo dall’esordio di Autolinee Toscane nella gestione del trasporto pubblico locale regionale, torna a farsi sentire la voce della FIT CISL Siena unita a quelle delle altre sigle sindacali per due questioni da trattare con l’azienda, questioni che preoccupano e non poco i lavoratori e i dipendenti. Il primo argomento di incertezza è quello relativo alla cosiddetta “Fase 2” che dovrebbe partire da novembre prossimo e che prevede la messa a bando di gara della copertura di circa 1 milione di km totali nelle zone più periferiche della provincia di Siena, bando che, secondo i sindacati, avrebbe subito una modifica che potrebbe portare ad un disagio per 20 lavoratori.
“Esprimiamo i nostri grandi dubbi sulla fase 2 della gara regionale nella quale è prevista la riorganizzazione di alcuni lotti deboli con linee a bassa utenza – spiega a Siena Tv Carlo Pane, segretario Fit Cisl Siena – esprimiamo grande perplessità perchè la gara era divisa inizialmente in 6 micro lotti e ora sono diventati due macro lotti in Valdichiana e Amiata, questo va a ledere una ventina di lavoratori che se restano in A.T saranno delocalizzati, mentre se invece andassero nel nuovo appalto, perderebbero diritti e garanzie”.
La seconda questione delicata invece riguarda l’eterogeneità sulla normativa e sui salari dei lavoratori del capoluogo, per i quali viene richiesta una definitiva armonizzazione. “Il territorio senese prevede diverse normative per i lavoratori, abbiamo fatto proposte concrete e vorremmo una armonizzazione riguardo i salari” rimarca.