Avvocati di Siena: "Vogliamo riprendere in pieno l'attività giudiziaria e assicurare alla cittadinanza un efficace e veloce accesso alla giustizia"

Di Redazione | 30 Maggio 2020 alle 12:37

Avvocati di Siena: "Vogliamo riprendere in pieno l'attività giudiziaria e assicurare alla cittadinanza un efficace e veloce accesso alla giustizia"

Gli Avvocati del Foro di Siena si sono riuniti in assemblea in data 26 maggio, tenutasi per la prima volta in forma telematica, avente quale unico punto all’ordine del giorno: “Emergenza sanitaria Covid-19. Problematiche connesse alla regolare ripresa delle attività e delle udienze post 12 maggio 2020 presso il Tribunale di Siena”. La partecipazione degli iscritti è stata tra le più alte mai registrate (fino al un massimo di 181 connessioni), a dimostrazione della rilevanza del tema trattato. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, dopo l’esposizione, da parte della Presidente Lucia Secchi Tarugi, degli eventi e della attività
ordinistica nel periodo emergenziale (marzo-maggio), ha dato la parola ai partecipanti. Tra i numerosi interventi, anche quello del Delegato Avv. Massimo Grotti sulle iniziative della Cassa Forense. Gli iscritti intervenuti hanno riconosciuto ed apprezzato il lavoro svolto dal
Consiglio ed hanno evidenziato le criticità, che si sono manifestate in ambito civile e penale nella fase 2 anche a livello nazionale, delineando un quadro futuro di forte preoccupazione per i rinvii delle udienze e i ritardi accumulatisi. In relazione al nostro Foro, è stata rimarcata la necessità di maggior efficienza delle Cancellerie, con particolare riguardo ai tempi di apertura delle buste, adempimento indispensabile per garantire il funzionamento del processo civile telematico, in un momento in cui la trattazione delle cause è prevalentemente scritta e da remoto. Sono stati segnalati anche i ritardi nella evasione della richiesta copie, anche in ambito penale (con casi di rilascio oltre i 15 giorni). Ancora gli iscritti hanno sottolineato la disomogenea applicazione ed il mancato rispetto in alcuni provvedimenti giurisdizionali delle disposizioni del Decreto del Presidente del Tribunale, contenente le linee guida per la gestione della fase 2, frutto della concertazione tra l’Avvocatura e il Tribunale. L’Assemblea ha ribadito che le Cancellerie costituiscono l’anello
indispensabile di congiunzione tra la richiesta di Giustizia del Cittadino e la risposta del Magistrato. Ogni dilatazione dei tempi di lavorazione da parte della Cancelleria si traduce inevitabilmente in una compressione dei diritti del Cittadino ed in una frustrazione del lavoro della Avvocatura, contribuendo all’ingravescente generalizzata sfiducia
in una Giustizia rapida. E’ a tutti noto che esistono limiti oggettivi, dettati anche dalle
caratteristiche del fabbricato che ospita il Polo Civile, che impediscono di tenere le udienze e di dare libero accesso agli utenti (salvo la lodevole ma insufficiente iniziativa del Area Verde Camollia). È altrettanto noto che per i Cancellieri è attualmente impossibile
accedere in smart working ai sistemi digitali e quindi in sostanza poter
operare da remoto. Questa grave limitazione, oggetto di forte critica da parte dell’Avvocatura, però, come è emerso dai molti interventi, non ha impedito in altri Fori di mantenere livelli di operatività significativamente più elevati, che tutta l’Assemblea chiede di raggiungere anche a Siena, studiando soluzioni pratiche e di veloce applicazione.
L’augurio degli Avvocati di Siena è quindi di poter quanto prima riprendere in pieno l’attività giudiziaria e assicurare alla Cittadinanza un efficace e veloce accesso alla Giustizia. Con lo sforzo di tutti, è possibile raggiungere l’obbiettivo anche in questo eccezionale periodo.
Non dubitano gli Avvocati, quindi, che sia possibile aprire nell’immediato con le Cancellerie e la Magistratura un tavolo di monitoraggio e di confronto, che permetta la soluzione dei problemi evidenziati in tempi eccezionalmente contenuti.



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